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sabato 13 agosto 2011

Reti mobili a rischio: i dati non sono protetti e possono essere intercettati e rubati facilmente


Un esperto di sicurezza ha intercettato e decodificato le comunicazioni dei maggiori operatori di telefonia mobile.

Ha utilizzo un vecchio Motorola e una serie di software open source, Karsten Nohl, un tedesco esperto di sicurezza delle reti, per intercettare e decodificare le comunicazioni via cellulare tra utenti dei maggiori operatori mobili di alcuni paesi europei, come la Germania e l'Italia e altri su cui non ha voluto rivelare dettagli. In sostanza, Nohl ha riadattato il Motorola in modo da trasformarlo in uno strumento in grado di intercettare e decodificare le comunicazioni sulle reti GPRS: al suo tentativo praticamente nessuna ha retto alla decodifica. Questo vuol dire che gli strumenti di crittografia utilizzati per proteggere i dati che vengono inviati e ricevuti dai dispositivi degli utenti non sono sufficienti a garantirne la reale protezione. Ci sono addirittura alcuni operatori di telefonia mobile, come TIM e Wind in Italia, che, secondo Nohl, non dispongono di alcun tipo di crittografia. Gli operatori tedeschi analizzati (T-Mobile, O2 Germany, Vodafone e E-Plus) utilizzerebbero invece protezioni troppo deboli, così come Vodafone Italia. Gli operatori aspettano di ricevere i dettagli dell'analisi di Nohl per rilasciare commenti documentati e per capire quali strumenti di sicurezza eventualmente potenziare. Al di là delle vulnerabilità scoperte dall'esperto tedesco, resta chiaro che in un sistema complesso in cui le infrastrutture di comunicazione sono un elemento fondamentale del funzionamento quotidiano della società, il tema della sicurezza diventerà sempre più centrale e importante.

Fonte: Webmasterpoint - Autore: Roberto Laghi

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