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lunedì 19 marzo 2012

Gruppo @mici in Rete: incontro con i genitori di Sanremo - Parrocchia San Siro


Nell'ambito del progetto "GenitoriPer" dell'Azione Cattolica e del progetto provinciale "@mici in Rete", sabato 24 marzo alle ore 17 a Sanremo presso il teatro San Pio X in piazza S.Siro, dal titolo "Internet e Minori: uso consapevole e sicuro della Rete". Organizzato dall'Azione Cattolica Parrocchia di S.Siro insieme a Unicef e Mani Colorate l'incontro è aperto a tutti i genitori della parrocchia.

Relazioneranno:
Colomba Tirari - Presidente Comitato Unicef Imperia
Paola Ravani - Coordinatrice Unicef Progetto @mici in Rete
Roberto Ravera - Direttore Struttura complessa Psicologia Asl 1 - Imperia
Mauro Ozenda - Consulente informatico esperto sicurezza minori in rete

GenitoriPer è un opportunità che l'AC offre a tutti i genitori della comunità di San Siro per riflettere e ripensare la propria capacità di accompagnare i figli nel loro cammino di crescita e per tenere vivo il desiderio di essere i primi compagni di cordata, discreti ma sempre presenti nel cammino non facile verso la meta. Il progetto @mici in Rete ha lo scopo di promuovere una cultura della sicurezza in internet, formare i minori ad una equilibrata vita sociale e di coinvolgere i genitori per comprendere i rischi e le opportunità della Rete e dei social network in particolare.

martedì 11 maggio 2010

Mani Colorate, progetto per informare genitori e docenti dei bambini della scuola primaria


L’aspetto innovativo del progetto è il fatto che si lavori in termini di prevenzione andando a formare i genitori che ancora hanno la possibilità di farsi ascoltare dai propri figli che già dalla primissima età usano gli strumenti tecnologici.
L’Associazione onlus Mani Colorate, associazione di volontariato locale impegnata da oltre 2 anni circa l’uso consapevole, sano e sicuro delle nuove tecnologie da parte dei minori, è riuscita nell’intento di far partire un importante progetto che si prefigge di formare/informare genitori e docenti dei bambini della scuola primaria. Condiviso dai 4 dirigenti scolastici delle scuole primarie pubbliche di Sanremo, “Informi@moci” è stato appoggiato dall’assessore Gianni Berrino (Servizi Sociali Comune di Sanremo) e dal vice sindaco Claudia Lolli (Politiche Scolastiche Comune di Sanremo). La stessa Colomba Tirari presidente provinciale ha concesso il patrocinio Unicef per la bontà dell’iniziativa. E’ parte attiva del Progetto la stessa Polizia Postale di Imperia (Ispettore Capo Ivan Bracco) che presenzierà al secondo incontro previsto sui genitori presso la Sala del Melograno a Sanremo adiacente al Palafiori. L’iniziativa ha visto la partecipazione di Symantec, azienda leader nella sicurezza informatica da anni impegnata nella divulgazione di una cultura della sicurezza e nella protezione dei minori online, che ha condiviso il progetto riconoscendone l’importanza educativa. L’aspetto realmente innovativo del progetto è il fatto che si lavori realmente in termini di prevenzione andando a formare i genitori che ancora hanno la possibilità di farsi ascoltare dai propri figli che ormai già dalla primissima età cominciano ad utilizzare gli strumenti tecnologici. Ieri si è concluso l’ultimo incontro che ha visto la partecipazione di circa 80 docenti dell’Istituto Comprensivo Foce di Sanremo. In totale sono stati raggiunti, comprendendo le altre 3 Direzioni Didattiche di Sanremo oltre 250 docenti della scuola primaria e dell’infanzia. Fra i relatori ricordiamo:
- Laura Bissolotti, psicologa esperta in nuove dipendenze con interventi mirati sul tema della dipendenza da internet e delle nuove modalità dicomunicazione dei minori in rete;
- Marina Viglino, psicologa e psicoterapeuta, presidente dell' Osservatorio sulle Nuove Dipendenze,con interventi mirati sul triste fenomeno dellapedopornografia on line;
- Mauro Ozenda, consulente informatico, con interventi mirati su aspetti più pratici come l'uso di filtri per i minori, la tutela della privacy, il ruolo del docente nella scelta dei contenuti, l'affidabilità dei siti internet, i rischi e i pericoli dei minori in rete, gli strumenti tecnologici di tutela dei minori per la sicurezza personale dei bambini. Gran parte dei docenti a fine corso si sono fermati per porgere alcune domande ai relatori ed è emerso come i temi trattati non fossero di loro conoscenza o lo fossero solo in modo superficiale.
Marco Canavese, presidente dell’Associazione ricorda i prossimi appuntamenti previsti:
Venerdì 14 e 21 Maggio: incontro formativo GENITORI di tutte le scuole primarie di Sanremo presso la Sala del Melograno (il giorno 21 previsto l’intervento anche della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Imperia). Un ringraziamento ai Dirigenti Scolastici delle Scuole di Sanremo che hanno coinvolto i docenti intervenuti numerosi agli incontri previsti.

lunedì 10 maggio 2010

Manuel Vigilante, iscritto al 2° anno presso l'Istituto Aicardi di Sanremo su “Internet e minori”






Dopo il convegno sulla tematica internet e minori di Sanremo abbiamo avuto il piacere di avere fra i partecipanti un ragazzo dell'Istituto Aicardi, Manuel Vigilante, che ha dimostrato di avere un futuro da blogger/giornalisti pubblicando sul quotidiano on line "Riviera24" un bell'articolo che riguarda la percezione avuta dallo stesso, e dunque da molti suoi compagni, circa quanto è stato spiegato dai relatori durante l'incontro.
"Sanremo - I ragazzi, sentendosi invincibili e non perseguibili, a volte compiono reati di varia natura: questo accade principalmente poiché essi ritengono di essere anonimi una volta immessi nella rete e questo li rende a volte spregiudicati e incauti.
Il rapporto fra i giovani e Internet è un tema centrale del nostro tempo; tale relazione è stata ultimamente al centro di numerosi dibattiti a causa dell’uso improprio, o presunto tale, che i minorenni farebbero della rete. Tale problema va obbligatoriamente affrontato per garantire che le enormi possibilità concesse da questo strumento siano espresse al meglio e che i ragazzi che si rapportano con la rete siano salvaguardati e tutelati. Proprio per perseguire questo obbiettivo, in data mercoledì 14 aprile 2010 ,si è svolto il 4° convegno a tema “Internet e minori”. Questo evento patrocinato dall’Unicef, dal Ministero dello Sviluppo Economico e delle Comunicazione, dal Ministero delle Pari Opportunità, dalla Provincia di Imperia e dal Comune di Sanremo, ha visto interventi da parte di esponenti di rilievo impegnati nel settore, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica.Nonostante la rete presenti enormi possibilità per coloro che vi accedono, essa ha però, a causa di una serie di fattori , facilitato il compimento di alcuni reati; questi comportamenti scorretti, in alcuni casi, mettono in pericolo i minori che, chattando con sconosciuti possono cadere in imboscate o stalking; tali incontri possono potenzialmente portare a casi di pedofilia e crimini contro l'infanzia, con conseguenze a dir poco traumatiche. Questo è solo uno dei pericoli in cui possono incorrere i minorenni che si immettono sulla rete e, per combattere tali minacce è necessario un coinvolgimento di genitori ed educatori oltre che dei ragazzi stessi.I relatori che hanno dato il loro contributo all’incontro si sono mostrati competenti e hanno permesso la focalizzazione del problema da numerosi punti di vista: il professor Daniele Damele, scrittore e docente di etica e comunicazione all’università di Udine, ha ritenuto prioritario porre al centro del suo intervento la pluralità di doni e pericoli che l’ utilizzo della rete comporta.Un ulteriore problema su cui il professore ha posto l’accento è stata la “sostituzione” del tempo trascorso ad alimentare il rapporto tra figli e genitori con l’imperante cultura tecnologica ; questi ultimi, per sentirsi a posto con la coscienza , spesso sostituiscono un impegno reale che non possono dare con “doni” di natura consumistica.Il professore ha concluso il suo intervento facendo presente che Internet è solo uno strumento e quindi l’uso che ne viene fatto dipende da chi interagisce con esso. Il secondo intervento ad opera dell’ avvocato Alessandro Cecchetti ha posto al centro le responsabilità penali e civili in cui i minori e non solo possono incorrere; per fare ciò egli ha esaminato accuratamente il processo Google da poco concluso.Questo esempio ha dato la possibilità di evidenziare le diverse responsabilità di coloro compiono un atto illecito in rete, nel caso specifico il giudice ha condannato a 4 mesi di reclusione i responsabili di Google, mentre i protagonisti del filmato preso in oggetto, all’interno del quale un gruppo di minorenni aggrediva un coetaneo diversamente abile, sono andati anch’ essi incontro alle responsabilità, seppur mitigate dalla loro giovane età, derivanti dal loro criminoso gesto.Tale processo è stato egregiamente descritto dall’avvocato con lo scopo di far comprendere che il presunto anonimato della rete in realtà è solo apparente e le persone che commetteranno reato su Internet saranno chiamate ad essere giudicate secondo giustizia.L’ideatore e coordinatore del portale “ilfiltro.it”, Michele Crudele, ha incentrato il suo intervento sulle possibilità di Internet e, sulla visione che gli utenti, in particolare di giovane età, hanno della rete. Il Dottor Crudele ha esplicitato i concetti di “nativo digitale” e “ immigrato digitale” rispettivamente riferiti a coloro che sono nati e cresciuti nel pieno della rivoluzione tecnologica attuale e le persone appartenenti alla generazione precedente; questa distinzione ha creato un interessante caso sociologico poiché per la prima volta, una generazione successiva ha avuto modo di conoscere maggiormente un argomento rispetto a una precedente; questa condizione ha causato inevitabilmente la mancanza di controllo da parte di genitori, incapaci di poter verificare e comprendere le azioni dei loro figli. Si è scoperto altresì che bambini e i ragazzi, in seguito a studi effettuati su campioni consistenti, ritengono che Internet sia la fonte a cui attingere per chiarire i propri dubbi: questo atteggiamento è però molto pericoloso in quanto la rete, essendo costituita da file derivanti da persone di ogni ceto sociale e culturale , può presentare un carattere di inaffidabilità che può portare coloro che interrogano Internet a ricevere risposte sbagliateIl Dottor Crudele ha terminato il suo intervento incitando noi ragazzi ad utilizzare in pieno le risorse che la rete ci offre con lo scopo di raggiungere una criticità tale da permetterci di attingere autonomamente a risorse culturali senza che ci sia bisogno di un intervento di “maestri” esterni. Questa auspicabile visione dello studente del futuro è stata definita“studente 2.0”.La Dottoressa Rosa Mininno, Direttore scientifico e Coordinatore nazionale della rete, Nuove Dipendenze Patologiche, ha invece evidenziato le caratteristiche psicologiche della nostra generazione e come essa si relazioni agli altri attraverso la rete. I nativi digitali sono nati nel pieno di una rivoluzione sociale; la vita dei giovani si basa, molto spesso, su valori superficiali come l’apparenza e la popolarità, ed è proprio questo che spinge molte ragazze (e non solo) a pubblicare sui Social Network immagini provocanti, con lo scopo di attirare l’attenzione degli altri utenti, per ottenere da loro richieste “di amicizia” e un elevato numero di contatti. Ciò porta inevitabilmente un aumento della popolarità la quale è in realtà il principio di cui si vanta parte della società giovanile: ecco un esempio di come un uso improprio della rete , in questo senso, ha causato destabilizzazione della capacità e del modo di rapportarsi con gli altri.L’ultimo intervento è stato esposto dal Responsabile Nazionale Formazione Polizia Postale e delle Comunicazioni, Marco Valerio Cervellini, che ha ritenuto necessario porre particolare attenzione su quelle che sono le attività dei giovani in rete , illustrando come essi spesso siano vittime, e a volte carnefici, a causa di un uso illegittimo di Internet.I ragazzi, sentendosi invincibili e non perseguibili, a volte compiono reati di varia natura: questo accade principalmente poiché essi ritengono di essere anonimi una volta immessi nella rete e questo li rende a volte spregiudicati e incauti. Molto più spesso però capita che i giovani,(in particolare le ragazze) siano invece vittime di persone le quali approfittano della loro ingenuità con lo scopo di ottenere relazioni sessuali, consenzienti e non, e molto altro.Questa minaccia viene quotidianamente affrontata e combattuta dalla Polizia postale che si occupa di perseguire coloro i quali commettono reati sulla rete. Per ciò che riguarda la tutela dei diritti dei minori sono intervenuti gli studenti Daniele Pellicanò ed Edoardo D'Ascola, appartenenti al settore imperiese di Younicef, testimoniando la familiarità del loro gruppo e di tutte le organizzazioni giovanili a livello nazionale , con la rete ed i vari elementi della sua struttura. Tutti noi auspichiamo che la consapevolezza pubblica e la prudenza individuale portino gli utenti di Internet a navigare in modo più sicuro e costruttivo
Autore: Manuel VigilanteIstituto Professionale “D.Aicardi” Sanremo, Classe II