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sabato 7 maggio 2011

@mici in Rete: primo incontro pubblico lunedì 9 maggio


Un progetto nato per iniziativa del Comitato Unicef di Imperia con la finalità di promuovere e diffondere sul territorio provinciale, nelle scuole, tra le associazioni e famiglie la cultura della sicurezza nella navigazione in Internet e che continua ad arricchirsi di nuove adesioni.

Si terrà lunedì alle 21, a San Biagio della Cima il primo incontro pubblico di '@mici in rete', il Progetto nato per iniziativa del Comitato Unicef di Imperia con la finalità di promuovere e diffondere sul territorio provinciale, nelle scuole, tra le associazioni e famiglie la cultura della sicurezza nella navigazione in Internet e che continua ad arricchirsi di nuove adesioni. La serata nella sala consiliare del Comune di San Biagio, il cui Sindaco Massimo Salsi ha la nomina Unicef di difensore ideale dell’ infanzia, è patrocinata dalla Provincia di Imperia, Polizia di Stato, Polizia Postale e delle Comunicazioni, Unicef Regione Liguria e CE.S.P.IM ed è stata fortemente voluta dal Dott. Rocco Raponi, Presidente della Commissione consiliare, referente per il Comune del progetto e da anni impegnato in campagne di prevenzione a tutela dei giovani, anche per la sicurezza stradale. Parteciperanno all’ incontro: Colomba Tirari Presidente Comitato Unicef Imperia, Nadia Altomare Presidente Consulta “Rodari” per l’Infanzia e l’ Adolescenza Liguria, Maria Grazia Fossati Psicologa- psicoterapeuta resp.servizi educativi Comune Ventimiglia, Laura Bissolotti Psicologa e formatrice nuove dipendenze Lucia Corna Associazione P.E.N.E.L.O.P.E. Bordighera, Giacomo De Vai Azione Cattolica Ventimiglia-Sanremo, Ivan Bracco Resp. Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni Imperia, Mauro Ozenda Consulente Microsoft programmi formazione e Paola Ravani Coordinatore Unicef Progetto “@mici in rete” – scrittrice del libro per ragazzi e famiglie “ La Tribù dei Cyber Sicuri” (Alzani Editore). L’ incontro-dibattito per un uso sicuro, sano e consapevole di Internet, che verterà su una molteplicità di tematiche connesse alla sfera adolescenziale, dall’ affettività vissuta nel web alla tutela degli adolescenti in rete, dalle esperienze di vita di relazione in gruppi giovanili ai modelli femminili proposti dai media e dalla pubblicità, è rivolto soprattutto alle famiglie che il Progetto si propone di coinvolgere come parte attiva alla navigazione in rete dei ragazzi così da renderli sempre più consapevoli non solo delle straordinarie opportunità del mondo virtuale, ma anche dei tanti rischi che si corrono, evitabili con una adeguata informazione.

Fonte: Sanremonews - Autore: Carlo Alessi

martedì 15 febbraio 2011

Pedopornografia online e altri reati informatici: 10 arresti e 115 denunce della Polizia Postale


Abbiamo, poi, acquisito 434 denunce per truffe perpetrate tramite il sito commerciale di su Ebay oppure per sostituzione di persona su Facebook, clonazione di carte di credito e acquisti fraudolenti', ha affermato l'ispettore Ivan Bracco
Sono 10 gli arresti e 115 le denunce che la polizia postale e delle comunicazioni di Imperia ha eseguito, nel 2010. E' quanto risulta dall'annuale bilancio, comunicato oggi dall'ispettore Ivan Bracco, dirigente del dipartimento di Imperia. Tra gli arrestati, molti sono quelli accusati di pedopornografia online. 'Abbiamo, poi, acquisito 434 denunce per truffe perpetrate tramite il sito commerciale di su Ebay oppure per sostituzione di persona su Facebook, clonazione di carte di credito e acquisti fraudolenti – ha affermato Bracco -. Abbiamo anche visitato circa 5.600 studenti nelle scuole medie della provincia'. Risultano, inoltre, 200 le attivita' sotto copertura della polizia postale, finalizzate al monitoraggio dei siti; una cinquantina, poi, le analisi informatiche sul materiale sequestrato nel corso delle varie indagini, finalizzato alla ricostruzione dei dati. Un'attivita' questa che e' stata condotta dall'ufficio analisi informatiche situato presso la Procura della Repubblica di Imperia. Da segnalare, in ultimo, il controllo presso gli uffici postali e i servizi antirapina all'uscita delle Poste.
Fonte: Riviera24 - Autore: Fabrizio Tenerelli

lunedì 14 febbraio 2011

Atti di bullismo su Facebook: 16enne imperiese si fotografa con fucile e pistole



Gli agenti della Postale lo hanno scoperto e, da una perquisizione sono emerse anche due cartucce. Il fenomeno del 'bullismo' in rete è sempre più diffuso.

Si era fotografato con una carabina e due pistole automatiche, mettendo poi le immagini su Facebook. Si tratta di un 16enne al centro di un’indagine della Polizia Postale di Imperia, coordinata dall’Ispettore Ivan Bracco grazie alla fattiva collaborazione dei Dirigenti Scolastici, sempre più importante nella prevenzione degli atti di bullismo. E proprio di questo si tratta. Il 16enne, infatti, era al centro di alcuni atti nei confronti di alcuni compagni di scuola. L’informazione in merito era arrivata agli agenti della Postale che, dopo aver trovato le foto del 16enne su Facebook, gli hanno perquisito la casa, trovando le armi fotografate, insieme a due cartucce calibro 12. Ora le armi verranno fatte analizzare da un esperto perché, seppur apparentemente giocattolo, erano senza il classico ed obbligatorio tappo rosso e non è escluso che potessero funzionare perfettamente, rendendole quindi armi vere e proprie. Purtroppo la rete e soprattutto Facebook vengono utilizzati spessissimo per mandare messaggi che possono essere configurati come atti di vero e proprio ‘bullismo’. Le forze dell’ordine stanno lavorando più alla prevenzione che alla repressione ma risulta fondamentale il controllo delle famiglie e vivere a stretto contatto con i giovani, per capire quelle che possono essere le loro problematiche.

Fonte: Sanremonews - Autore: Carlo Alessi

lunedì 31 gennaio 2011

Macellaio adesca ragazzine su FACEBOOK, si fa spedire VIDEO e pretende denaro per non pubblicarlo


Ventimiglia - Fingeva di avere 16 anni (dicendo di essere nato il 16 giugno 1994). Deve rispondere di estorsione, sostituzione di persona ed anche detenzione di materiale pedopornografico, che gli e’ stato ritrovato nel pc.
Un 30enne macellaio, che fingeva di avere 16 anni (dicendo di essere nato il 16 giugno 1994), che aveva adescato su Facebook due ragazzine e che da almeno una delle quali si era fatto spedire un video dai contenuti un po’ piccanti, per la non pubblicazione del quale aveva preteso del denaro, e’ stato denunciato in un’operazione congiunta del commissariato di Ventimiglia con la polizia postale. Il giovane aveva utilizzato un account con dati di fantasia, in modo da non rivelare la sua reale identita'. Deve rispondere di estorsione, sostituzione di persona ed anche detenzione di materiale pedopornografico, quest'ultimo gli e’ stato ritrovato nel pc. Da una delle due ragazzine si era fatto consegnare 50 euro al bar, dentro una busta, con la promessa che non avrebbe pubblicato il filmato.
I PARTICOLARI DELLA VICENDA: E' un macellaio di 30 anni, che si era finto sedicenne in cerca di amicizie, l'uomo denunciato in un'operazione congiunta del commissariato di Ventimiglia, con la polizia postale di Imperia, perche' accusato di adescare le ragazzine tramite il social network Facebook e, in un caso, di essersi fatto spedire un video compromettente da una di loro pretendendo 50 euro per la non pubblicazione. Lui, sotto il falso nome di Davide B. (nato il 18 giugno 1994) e con una altrettanto finta fotografia di presentazione del profilo aveva iniziato ad adescare le sue potenziali vittime, tutte minorenni. La vicenda e' trapelata nelle scuole Primarie, durante una delle tante lezioni sulla legalita' della polizia. Sono stati proprio alcuni alunni a rivolgersi agli agenti e a raccontare quella che era ancora una voce che circolava. Si è dunque creato un clima di collaborazione tra gli agenti e i ragazzi, che ha spinto qualche alunno a confidare delle voci su presunti filmati di contenuto pedopornografico scambiati in rete con protagoniste involontarie delle ragazzine della citta'. I poliziotti del commissariato e della Postale hanno cosi' iniziato una serie di controlli incrociati ed accertamenti, anche utilizzando i contatti che Davide B. aveva su Facebook: 227 per l' esattezza, la maggior parte ragazze. L'uomo, denunciato per estorsione e sostituzione di persona, adescava le ragazzine grazie al falso profilo. Quindi, convinceva quest'ultime a spedire filmati con contenuto compromettente. Una volta in possesso di questi video iniziavano i ricatti. Gli investigatori sono riusciti a risalire a una ragazza di 15 anni, iscritta alle scuole medie cittadine che aveva subito il ricatto (sempre via chat), dopo aver inviato un filmato in cui appariva seminuda. Dall'interrogatorio dell'adolescente, e' emerso che Davide le aveva proposto di distruggere quel filmato, in cambio di 50 euro, che gli ha fatto in busta chiusa, tramite un barista del centro, che al momento risulta estraneo alla vicenda, ma e' stato ascoltato come testimone. Ai poliziotti ha detto di aver consegnato quella busta, ma senza conoscere il contenuto. Messo alle strette, Davide B. ha ammesso di aver creato il falso profilo su Facebook e di aver chiesto 50 euro per il proprio silenzio. Nella circostanza ha anche ammesso di aver ricattato un'altra ragazzina che gli aveva inviato delle foto. Ma la vicenda potrebbe allargarsi e gli inquirenti invitano chiunque abbia subito analoghi trattamenti a farsi avanti e sporgere denuncia.
Fonte: Riviera 24 - Autore: Fabrizio Tenerelli e Marco Risi