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martedì 16 febbraio 2010

Incentivi PC, software e per aziende e consumatori informatica. È la volta buona?


Il governo sembra aver compreso che gli incentivi per il comparto ICT sono necessari, a partire dai software gestionali per le PMI.

Forse è finalmente in arrivo un sostegno all’ICT, sottolinea una nota di Assintel, l’associazione nazionale di riferimento delle imprese ICT della Confcommercio: nelle parole del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, per la prima volta, compare la voce software gestionali per le PMI. Manca ancora un avallo ufficiale da parte dell’esecutivo, prosegue la nota, ma si tratta comunque di un segnale positivo perché sinora l’innovazione non è stata in nessun modo sostenuta dal governo. Giorgio Rapari, presidente di Assintel, auspica che anche il ministro Tremonti sostenga il cambio di rotta e che si arrivi presto a una politica strutturale di sostegno agli investimenti in IT. Lo scorso novembre, nel commentare la Tremonti-Ter, Assintel aveva duramente attaccato le politiche del governo Berlusconi relative al comparto ICT, accusando l’esecutivo di miopia nei confronti dell’economia reale. Gli incentivi per il comparto ICT appaiono quanto mai necessari alla luce degli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio sull’occupazione di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici: nei settori dell’informatica, delle telecomunicazioni, dei servizi di consulenza e di altri segmenti, nel 2009 si è registrata una perdita complessiva di 90.000 posti di lavoro. Da queste parti, siamo anche convinti della necessità di predisporre interventi anche a favore dei consumatori, per incentivare la domanda di personal computer e altri device destinati sia alla produttività personale che all’entertainment. Con l’auspicio che la platea dei beneficiari sia la più larga possibile e che vi sia anche la possibilità di un sostegno per l’installazione e l’abbonamento ADSL.

venerdì 29 gennaio 2010

Incentivi economici alle famiglie per internet e pc


Lo Stato darà soldi a chi si abbonerà a internet e acquisterà un pc. Per combattere il peggior male tecnologico dell’Italia: l’analfabetismo informatico

L’ha annunciato Fabrizio Cicchitto, presidente del gruppo Pdl alla Camera: il governo sta studiando un incentivo economico per chi si abbonerà a internet e comprerà un pc. “Servirà per sostenere la domanda nel 2010-2012 e accompagnare il progetto di e-government”, ha detto Cicchitto. Probabilmente durerà tre anni, quindi. Si ignora l’ammontare dell’incentivo (indiscrezioni parlano di 50 euro; 70 per le famiglie disagiate: troppo poco per incidere sulla domanda). L’idea alla base però è precisa: il principale problema dell’Italia, per il progresso tecnologico e della società in genere, è l’analfabetismo informatico. E’ meno del 50 per cento degli italiani ad avere un pc, il che ci colloca in fondo alle classifiche europee. “In Italia ci sono due digital divide, delle infrastrutture e culturale. Per il primo si fa poco, del secondo nemmeno si parla”, aveva detto pochi mesi fa Maurizio Decina, ordinario di reti e comunicazioni al Politecnico di Milano.
Qualcosa forse sta cambiando. Ed era ora: sono anni che non ci sono contributi statali per l’informatizzazione delle famiglie. Adesso il governo si è reso conto che non si può passare all’e-government di massa (con benefici per tutti, cittadini e cosa pubblica), se sono pochi gli italiani con il pc.