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giovedì 30 settembre 2010

A due passi dal malware



Websense lancia un allarme: i siti con contenuti malevoli sono molto più diffusi di quanto si possa essere portati a credere e i malware si trovano spesso a portata di click anche nei portali più noti
Uno studio condotto da Websense lancia un allarme ai naviganti per diletto o per lavoro: aggirarsi nel Web vuol dire essere spesso a soli due click da un qualche contenuto infetto, anche quando si visitano i siti più insospettabili. A quanto sembra, infatti, sono proprio i siti più popolari ad offrire indirettamente il maggior numero di minacce, battendo persino le pagine più propriamente considerate pericolose, ovvero quelle con contenuti pornografici.
Per quanto concerne i "Top Sites", la strada che conduce ai malware si trova nel 70% dei portali di News o che presentano contenuti multimediali, nel 70% dei Forum o Message Board e nel 50% dei portali di social networking. Le ricerche possono essere invece "avvelenate" da risultati che conducono a contenuti malevoli e che, a sorpresa, appaiono più frequentemente all'interno di ricerche su argomenti noti; lo studio Websense mostra infatti come ben il 25% dei link ai risultati di una ricerca su "World Cup 2010" conducano a contenuti pericolosi. Esistono inoltre numerosi siti che presentano link malevoli pur non presentando codice maligno al proprio interno; poiché l'utente è convinto di essere su di un sito "sicuro", basta un solo disattento click per essere portato su di un sito infetto. Solo 22 siti pornografici su 100 conducono a contenuti pericolosi, contro il 62% dei siti dedicati ai giochi, il 23% dei blog e delle Message Board e il 21% dei siti dedicati ai programmi freeware. Le aziende non possono quindi dormire sonni tranquilli secondo Websense: adottare policy restrittive nei confronti dei siti visitati dai dipendenti non è infatti sufficiente a proteggere le infrastrutture aziendali da minacce inaspettate. «Non importa quanta attenzione si ponga», spiega Charles Renert, senior director di Security Research per Websense: «gli utenti sono spesso solo a due click da contenuti malevoli in grado di infettare computer e network. Se il Web e i media sociali sono essenziali per il business, è necessario adottare le tecnologie di protezione più adatte e tenere i contenuti sensibili al sicuro».

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