Secondo la Corte di Appello di Torino, la responsabilità di un post di un blog o di un sito ricade esclusivamente sull'autore del contenuto, che non è responsabile per i commenti presenti online sulle stesse pagine. Chi è responsabile degli articoli e dei contenuti di un blog o sito web? Secondo la Corte di Appello di Torino, la responsabilità ricade esclusivamente sull'autore del post, che però non è responsabile per i commenti (spesso anonimi) che sono presenti online sulle stesse pagine. Una sentenza di secondo grado che ribalta la prima del Tribunale di Aosta, che nel 2006 aveva condannato il giornalista Roberto Mancini, responsabile del blog "Il bolscevico stanco", per mancato controllo sui commenti dei post del proprio sito web e per diffamazione. Nella sentenza, che aveva non poco preoccupato i blogger e i gestori di siti online italiani, il giornalista veniva equiparato ad un direttore di giornale a tutti gli effetti responsabile per tutti i contenuti del suo sito, che veniva a sua volta considerato alla stregua di un giornale cartaceo. Con la sentenza del Tribunale di Torino, la posizione di chi gestisce un blog o un sito web cambia radicalmente e la responsabilità è limitata solo agli articoli da lui scritti e firmati. E per due articoli postati sul proprio blog, il giudice d'appello ha comminato, comunque, la multa di 1.000 euro con l'accusa di diffamazione.Una sentenza che sicuramente segna un precedente importante in un settore come quello dell'editoria online, assolutamente non regolamentato o gestito finora con leggi mai applicate o proposte di legge cadute nel vuoto e dove finora gli unici "paletti" legistlativi reali sono stati dati dalle decisioni dei tribunali. Certo, quest'ultima sentenza può essere applicata a un blog dove scrive un solo autore, ma una domanda sorge spontenea: e su un blog dove scrivono più persone in cui esiste un proprietario che può essere diverso da chi scrive? Cosa accadrebbe? Chi è il responsabile? Secondo questa sentenza, responsabile è colui che firma un articolo online, ma in alcuni casi questa decisione potrebbe non essere sufficientemente chiara ed esaustiva, come nel caso in cui editore e redattore sono figure non coincidenti.
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