Ecco come il re dei social media può rivoluzionare un sistema scolastico ancora fermo al palo
Facebook sul luogo di lavoro è ancora un tabù. Negli ultimi anni tante persone sono state licenziate per un commento di troppo, un aggiornamento del profilo o la pubblicazione di foto e video non idonei al proprio status. La cosa fondamentale poi, che raccomandano tutti, è quella di preservare i più piccoli dalla mania di diffondere le loro immagini sul Web, per evitare che tali foto entrino in possesso di persone poco raccomandabili. Ci sono però tanti modo per utilizzare i social media in sicurezza a vantaggio dei bambini, soprattutto nella creazione di comunità educative online. Alunni, genitori e docenti utilizzano già Facebook con profili privati. Il passo successivo è quello di creare pagine delle scuole dove gli utenti possano ritrovarsi per discutere assieme dei temi legati all’istruzione dei ragazzi. Con la creazione di una pagina Facebook, le scuole possono mantenere il controllo sulle attività, con una presenza professionale che permetta di estendere su questo spazio sociale il ruolo educativo, continuando a proteggere gli studenti. Prima dell’apertura di una pagina su Facebook, i dirigenti scolastici devono pensare ai contenuti che andranno a condividere con il mondo. Oltre ad aver ottenuto il consenso dal tutore del bambino devono evitare la condivisione di dati sensibili (come i cognomi degli studenti) che possono mettere in pericolo la loro sicurezza. Vediamo alcuni esempi di come le scuole possono integrare le loro attività sul social network.
Bacheca e annunci
Facebook è un'ottima occasione per connettere famiglie e scuola, permettendo una condivisione veloce delle informazioni. Se una scuola è coerente nel mantenere il proprio profilo aggiornato, gli studenti e le famiglie faranno affidamento a Facebook per trovare informazioni sulle attività che si stanno svolgendo. Lo strumento “prossimi eventi” consente di trasferire sul web le attività messe in programma, sia per i membri interni (Pon, recupero materie, assemblee), sia per gli esterni (incontri con i genitori, attività extra-scolastiche). La scuola può aggiornare gli eventi che si susseguono cronologicamente aggiornando su eventuali ritardi, o spostamenti di data e orario. Una caratteristiche che manca alla scuola è quella della tempestività delle comunicazioni. Attraverso Facebook il dirigente scolastico può comunicare velocemente e in totale sicurezza in caso di necessità (chiusura per neve, agitazioni degli studenti, allarmi). Qui entra in gioco la coerenza di chi gestisce la pagina. Se viene curata e aggiornata diventerà un punto di riferimento importante per il mondo scolastico.
Contenuti multimediali
Foto e video sono strumenti per far vedere all’esterno le attività che si svolgono a scuola. Si può scegliere, ad esempio, di mettere online le foto dell’ultima gita scolastica, delle attività di apprendimento sul campo, dei riconoscimenti particolari agli studenti più meritevoli. Nel caso di manifestazioni sportive e di recite annuali si può pensare di registrare video e postarli direttamente su Facebook o caricarli prima su Youtube. Un esempio è il lavoro della rete di scuole americane “Citizen Schools”.
Reclutamento
Sappiamo le difficili condizioni nelle quali verte la pubblica istruzione italiana. Facebook può venire incontro alle piccole scuole private che cercano personale qualificato per le proprie attività. Se una scuola ha un sistema online per ricevere richieste di lavoro sarebbe opportuno includere anche un link alla propria pagina Facebook. Non esiste modo migliore (ed economico) per sponsorizzare la scuola e le attività che il piano di studi propone. Il discorso vale anche per la ricerca di potenziali studenti in procinto di intraprendere un percorso di studi privato. Già molti istituti utilizzano Facebook per postare documenti, foto e video delle lezioni, in modo da rendere un’idea di quello che la scuola propone.
Feedback
Un’ulteriore possibilità offerta da Facebook è quella della costruzione di sondaggi e discussioni su temi a scelta. Una critica che si muove alla scuola è quella di comunicare in modo eccessivamente univoco, tralasciando un confronto con gli studenti su eventuali carenze e difficoltà in aula e durante le lezioni. I social media permettono di superare l’ostacolo permettendo di intraprendere discussioni che il limitato orario scolastico non può assicurare. Se c’è necessità di approfondire un argomento di studio, proporne qualcuno che non è compreso nel piano, discutere del profitto di insegnanti e studenti, Facebook può creare una comunità attiva che, sotto la supervisione del dirigente scolastico, collabora all’educazione dei propri figli in pieno rispetto del Web 2.0.
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