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sabato 21 maggio 2011

Allarme dall'Eectf: ogni 2 secondi viene creato un malware


A Roma il summit contro i crimini informatici, collaborazione Italia-Usa
I crimini nel cybespazio sono «in deciso aumento», così l'Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, David H. Thorne, aprendo il Summit della European electronic crime task force (Eectf), che si è tenuto oggi a Roma sul tema «Furto di identità: Malware, Botnet & Social Networking». I numeri parlano chiaro. Ogni 2 secondi viene creato un campione di malware. I social network vengono utilizzati anche come veicolo di contagio, diffondendo link malevoli di distribuzione di malware sulle pagine personali degli utenti. Il «black-market» ormai mette a disposizione dei criminali strumenti di attacco. A livello europeo, Regno Unito, Italia e Olanda sono ai vertici della classifica per attacchi ricevuti sotto forma di nuove campagne di phishing; il phishing rimane una pratica molto diffusa poichè evidentemente ancora molto remunerativa. La Task Force ha riscontrato la vendita sul mercato underground di un toolkit denominato «Universal Man-in-the-Middle Phishing Kit». Per circa 1000 dollari, il kit offre uno strumento per creare siti clone senza richiedere particolari conoscenze tecniche. Un mercato «underground» particolarmente fiorente ed in crescita è quello dei Data Breach (fughe/furti d'informazione) che colpisce in particolare le aziende. Infine, è di fine aprile la notizia della perdita di più di 100 milioni di identità elettroniche a causa della violazione dei sistemi di sicurezza di un noto network di giochi online. L'Eectf è stata istituita nel 2009 a Roma tra Poste Italiane, Polizia di Stato e United States Secret Service come Forum permanente in cui studiare, analizzare e promuovere forme di prevenzione e di contrasto alla criminalità informatica. «La cooperazione tra le agenzie delle forze dell'ordine di Stati Uniti e Italia è uno dei punti di rilievo della nostra forte partnership. Gli Stati Uniti considerano la sicurezza informatica una delle priorità in materia di sicurezza nazionale. Questa task force è un eccellente esempio della nostra collaborazione con altri paesi per combattere il crimine transnazionale nel ciberspazio», ha sottolienato Thorne. «La sicurezza delle comunicazioni via internet è un tema di dimensioni globali ed è diventata la priorità di ogni Governo: non è un caso che proprio la settimana scorsa il Presidente Obama abbia annunciato la presentazione di un grande piano di Cyber Security per gli Usa», ha sottolineato Massimo Sarmi, Ad di Poste Italiane.
All'incontro sono intervenuti A. T. Smith, Vicedirettore dell'US Secret Service, Antonio Apruzzese, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni oltre a figure istituzionali. Le relazioni hanno approfondito le tematiche legate al furto d'identità informatica, alle insidie rappresentate al riguardo dagli abusi compiuti attraverso i social network, e alle forme di cooperazione in ambito investigativo tra Stati. Poste Italiane controlla il suo network in tempo reale e riesce oramai a rilevare e bloccare con tempestività le eventuali anomalie. «Il crimine più diffuso, attraverso l'email, è il furto di identità, sul nostro network abbiamo ridotto a zero queste frodi conseguenti al furto di identità riconducibili a organizzazioni criminali per lo più basate nell'europa orientale», ha spiegato, Agostino Ragosa, Direttore tecnologie dell'informazione di Poste Italiane. Dopo aver dato vita all'Eectf, Poste Italiane ha promosso la nascita della Global Cyber Security Center (Gc-Sec), la Fondazione scientifica presieduta dall'Ad di Poste Italiane, Massimo Sarmi, attiva dal giugno 2010 e costituita secondo un modello di partnership tra pubblico e privato con lo scopo di promuovere lo studio, la divulgazione, la ricerca e la formazione nel campo della sicurezza delle comunicazioni via internet nell'obiettivo di contribuire a sviluppare la conoscenza e la cultura sul tema della sicurezza informatica tra imprese, istituzioni pubbliche, forze di polizia e cittadini.

Fonte: La Stampa

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