Secondo l'OMT, l'organizzazione mondiale del turismo, ogni anno circa tre milioni di persone vanno in vacanza con il solo scopo di fare sesso con minori che vivono nei vari "Sud" del mondo. Un posto in classifica di riguardo per gli italiani
Il 27 settembre, in occasione della giornata internazionale del turismo, ECPAT - la Ong che difende i bambini ovunque ci sia il pericolo che vengano coinvolti nel mercato del sesso - lancia il corso on line per la protezione dei bambini dallo sfruttamento sessuale nei viaggi. Il corso è rivolto agli operatori e studenti del turismo. L'inizio è previsto per le 11.30 presso il Centro Studi del CTS in via Albalonga 3, Roma (Metro Re di Roma) specializzato in formazione turistica e ambientale e da anni sostenitore di ECPAT. Secondo stime dell'Organizzazione Mondiale del Turismo (Omt) ogni anno almeno 3 milioni di persone partono per viaggi a scopo "sessuale". Un sesto di loro, tra quelli che arrivano in America Latina e nei Caraibi, è a caccia di bambini o adolescenti. Nell'amara classifica degli stranieri in cerca di sesso da minori gli italiani hanno scalato i primi posti in alcuni paesi come il Kenya, la Repubblica Dominicana, la Colombia. Questa infame violazione dei diritti umani, non solo ha gravi effetti psicologici e fisici sulle giovani vittime, ma ha anche un effetto negativo sulle qualità delle località turisticheIl corso, interamente in italiano, è interattivo, pieno di domande e giochi di ruolo attraverso i quali capire chi è il turista sessuale, quali sono i Paesi verso cui si muove e molto altro. Ci sono diversi video e numerose "situazioni tipo" per gli albergatori, le guide turistiche, le agenzie di viaggi e i tour operator, che potrebbero venire a contatto col turista sessuale e il minore sfruttato. Lanciato contemporaneamente da altre quattro ECPAT d'Europa e sarà attivo dal giorno stesso della presentazione. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato, attraverso la stessa piattaforma formativa caricata su web.
La formazione è gratuita. Il fenomeno del turismo sessuale. E' un problema globale. Il crescere del turismo di massa e dei voli a basso costo, rendono alla portata di tutti un viaggio verso mete esotiche e lontane. Internet facilita la conoscenza delle nuove mete e la condivisione di materiale pedopornografico. La situazione economica del "cliente" e quella del minore posto in vendita aumenta la disparità tra il cosiddetto Nord da tutti i "Sud" del mondo. Si aggiunga, a tutto ciò, una specifica sui nostri connazionali, turisti del sesso con bambini. Negli ultimi anni hanno scalato pesantemente i primi posti di questa terribile "classifica". Se prima in alcuni Paesi eravamo fra le prime 4-5 nazionalità, oggi siamo i più presenti in luoghi come il Kenya.
Chi è il turista sessuale. I turisti sessuali possono essere sposati o single, maschi o femmine (anche se la maggioranza sono maschi) stranieri o locali, ricchi o turisti con budget limitato. Possono avere un alto livello socio-economico o provenire da un ambiente svantaggiato. Anche se non ci sono particolari distinzioni nei modelli di comportamenti sociali o specifici manierismi, è possibile separare i turisti sessuali in tre distinte categorie: turisti sessuali occasionali (spesso in quel Paese per lavoro), che sono la maggioranza; turisti abitudinari (acquistano residenze che abitano in alcuni periodi dell'anno); pedofili. L'età del turista sessuale si è abbassata (tra i 20 e i 40 anni) e non corrispondendo più esclusivamente al vecchio cliché del pedofilo classico.
Le ragioni. I motivi che inducono un turista sessuale ad andare alla ricerca di sesso da bambini e adolescenti sono: l'anonimato e l'impunità; la ricerca di nuove esperienze, classico di un "consumismo sessuale"; la discriminazione che sconfina nel razzismo; la difficoltà nello stabilire rapporti paritari con le donne; la falsa credenza che fare sesso con bambini sia a minor rischio AIDS.
Le stime. Non è possibile quantificare esattamente quanti siano gli italiani turisti del sesso con bambini e adolescenti. Il 60% dei turisti sessuali con bambini sono occasionali, così li definisce ECPAT; il 35% abituali e solo il 5% pedofilo. In Kenya, un rapporto UNICEF, rileva che il 38% dei clienti dei minori fatti prostituire sono locali, seguiti dagli occidentali: italiani 18%; tedeschi 14%; 12% svizzeri; 8% francesi. In Repubblica dominicana la gran parte dei clienti sono locali. La percentuale di turisti e stranieri si aggira attorno al 15%. I paesi di origine più presenti sono Canada, Stati Uniti, Italia, Germania e Francia ed alcuni Paesi dell'Est Europa come Russia ed Ucraina. (fonte ECPAT-Rep. Dominicana). Secondo stime dell'Omt, ogni anno almeno 3 milioni di persone partono per viaggi a scopo "sessuale". Un sesto di loro, tra quelli che arrivano in America Latina e nei Caraibi, è a caccia di bambini o adolescenti. In Brasile sarebbero 500mila (Unicef) le vittime della prostituzione minorile. Gli italiani sono sul podio insieme a portoghesi e tedeschi nelle città a nord-est, come Recife, Natal, Fortaleza. Il raddoppio degli sfruttati. In Colombia i bambini sessualmente sfruttati erano 12 mila nel 2007, per poi passare rispettivamente a 23 mila e 35 mila negli anni 2008 e 2009. Il turismo sessuale, in forte crescita negli ultimi anni, ha contribuito in modo consistente ad alimentare il fenomeno dello sfruttamento sessuale coinvolgente minori. Partenze. Dall'Europa: Germania, Olanda, Regno Unito, Francia, Belgio, Spagna, Italia. Dalla regione America: Stati Uniti, Canada, Brasile. Asia: Giappone, Taiwan. Africa: Repubblica Sudafricana: Oceania: Australia. Destinazioni prevalenti. Asia: Thailandia, Vietnam, Laos, Cambogia, Filippine, Nepal, Pakistan, Russia, Taiwan, Cina, Sri Lanka, India, Indonesia. America Latina: Brasile, Repubblica Dominicana, Colombia, Messico, Venezuela, Cuba. Africa: Kenia.
Racconti dalla Colombia. Sono stati raccolti attraverso una ricerca sul campo, realizzata da una volontaria dell'ECPAT, Elisa Rolfi, che nel 2009 per sei mesi si è occupata esclusivamente di prostituzione di minori adolescenti di sesso femminile in strada. La peculiarità della ricerca era che la Rolfi si è concentrata su bambine sfruttate sessualmente che erano fuggite una o più volte da centri di accoglienza e riabilitazione. La Rolfi si è appoggiata alla rete ECPAT, che in Colombia ha un'organizzazione molto attiva in ambito di contrasto allo sfruttamento sessuale dei minori.
La storia di Angie. Tredici anni, siede in un tratto morto della calle 23 di Bogotá. Alle sue spalle, il portone della residencia ove soggiorna. La via è angusta e priva di illuminazione pubblica. Nell'oscurità, si scorgono a fatica le sagome dei riciclatori che sezionano le borse dei rifiuti per trovare del cartone o delle lattine da vendere a qualche centinaio di pesos. Angie sta tremando e si guarda attorno con fare circospetto. Sa che il barrio La Alameda - tristemente noto per la prostituzione minorile - è uno dei più critici della città. Secondo i dati della Policia Nacional, nel quartiere si consuma un omicidio ogni tre giorni. "Se non passeranno almeno due clienti, non avrò il denaro sufficiente per pagare la stanza e dovrò trascorrere la notte in strada", dice, mentre porta alla bocca un piccolo barattolo di colla gialla. Come lei, anche altri bambini sessualmente sfruttati sviluppano gravi tossicodipendenze associate al consumo di diverse sostanze psicoattive.
Il bello della colla. "La cosa migliore della colla è che non senti niente, per esempio una pugnalata o che ti stanno picchiando. Non senti niente e rimani in piedi!". I minori che inalano colla gialla sono progressivamente estraniati dalla realtà, fino a quando sentono di non appartenervi più e se ne dimenticano del tutto. La colla anestetizza loro la coscienza e ne sopisce la volontà, creando un circolo vizioso che retroalimenta dinamiche di sfruttamento. Iniziano ad usare la colla e altre sostanze inalanti per rendere sopportabili i continui oltraggi e violenze che accompagnano inevitabilmente la prostituzione e la vita di strada.
"Vizio e violenze...il mondo è così". Lo sfruttamento sessuale espone i minori ad una serie di rischi che ne compromettono l'integrità e la vita. Una volta che si trovano con il cliente, le giovani vittime sono costrette a subire mille angherie tra cui offese verbali, minacce, percosse, violenze sessuali anche di gruppo, abbandoni in zone remote della città, sequestri che si dilungano anche per giorni e omicidi. "La vita di strada è terribile, vivi nel mezzo della cattiveria, del vizio, di tutte le cose più brutte... Sai, questo mondo è tutto questo". Angie sa descrivere con oculatezza e precisione le preferenze degli stranieri: Qui vengono anche clienti stranieri? "Sì - dice - sono venuti uomini dagli Stati Uniti, dalla Francia, dall'Italia. Cercano solo le ragazzine. Pagano bene. Per fare incontri con gringos devi essere molto giovane e molto carina."Quanti anni hanno le ragazzine che fanno incontri con gli stranieri? "Tredici. Al massimo 14 o15. Ma non di più." Chi ti aiuta a trovare clienti stranieri? "Fuori dall'aeroporto, me li trovo da sola. A volte arrivano qui direttamente, nel barrio."
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