Si chiama iCareMobile ed è un software che permette il controllo – totale e personalizzato – delle funzioni dei moderni telefoni cellulari, proteggendo i giovani e i giovanissimi da attacchi esterni e da usi impropri. Lo ha sviluppato l’Istituto di informatica e telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Iit-Cnr), che lo presenterà nel corso di “Science Day”, una giornata dedicata a illustrare i vari aspetti di Internet in chiave divulgativa, che si terrà il 26 luglio 2010 nell’ambito del Fiuggi Family Festival. “I cellulari di ultima generazione, i cosiddetti smartphone, permettono agli utenti di essere sempre connessi alla rete internet”, osserva Fabio Martinelli, responsabile del gruppo sicurezza dell’Iit-Cnr. “La facilità di utilizzo e la massiccia diffusione di applicazioni per chat, social network e file-sharing li hanno resi molto popolari tra i ragazzi ma anche tra i bambini, favorendo contestualmente la diffusione di foto e video non adatti ai minori. Le tecnologie di sicurezza disponibili per la protezione dei dispositivi mobili da tali contenuti sono attualmente insufficienti, faticosamente configurabili e poco adatte a modulare la protezione sulle specifiche necessità dell’utente”. Con iCareMobile, invece, “è possibile avere un controllo pressoché totale del dispositivo, sfruttando in chiave difensiva quelle caratteristiche tecniche evolute (Gps, Bluetooth, Mms, connessione a Internet) che apparentemente rappresentano la fonte principale di pericolo per uno smartphone”, prosegue Martinelli. “Le regole di comportamento che oggi possiamo solo suggerire ai nostri figli di seguire si trasformeranno automaticamente in sistemi di sicurezza: il software provvederà, per esempio, a inviare un sms al genitore se il figlio si allontanerà da scuola, oppure potranno essere applicati controlli come ‘non ricevere messaggi contenenti materiale pornografico o non adeguato’, oppure ‘non eseguire videogiochi nei tali orari”. Rispetto ad altri prodotti analoghi attualmente in commercio, il sistema si differenza per l’alta facilità di configurazione, efficienza e flessibilità dei controlli utilizzabili dai genitori e per la capacità di riconoscere immagini a carattere pornografico direttamente sul cellulare invece che tramite le rete dell’operatore. Ciò garantisce al contempo maggiori economicità e, ad esempio, la possibilità di controllare le immagini scattate direttamente dalla fotocamera oppure ricevute tramite canali locali quali il Bluetooth. iCareMobile è un vero e proprio supporto a tutela dei giovanissimi dai pericoli della rete e dall’uso improprio del cellulare, che ovviamente potrà coadiuvare ma non sostituire l’azione di dialogo e controllo svolta da genitori ed educatori. “In qualche modo, così come non sarebbe opportuno affidare un bambino al cellulare, non lo è affidare un cellulare a un bambino senza le adeguate garanzie”, conclude Martinelli. Peraltro, il software può essere utilizzato utilmente anche dagli adulti grazie alle regole anti-virus, che impediscono l’esecuzione di applicazione dannose, e anti-furto, che consentono di rintracciare il dispositivo sottratto. Il Fiuggi Family Festival si svolgerà nella settimana dal 24 al 31 luglio con un ricco programma di spettacoli e convegni. La presentazione di iCareMobile avverrà lunedì 26 luglio, nel corso del ‘Science day’ organizzato dall’Iit-Cnr proprio sul tema “Internet in famiglia”. La giornata si terrà dalle 10,30 alle 13.00 nella sala conferenze delle Terme di Bonifacio VIII con quattro interventi, oltre a Martinelli su “Internet: ma come funziona?”, parleranno Fabrizio Silvestri dell’Istituto di scienze e tecnologie dell’informazione del Cnr (Isti-Cnr) su “Social network: un mondo misterioso“, Martinelli e Gabriele Costa su “I cellulari di nuova generazione: opportunità e pericoli”, Stefania Fabbri su “I nostri ragazzi, ‘Nativi digitali’”. “Il convegno” spiega Anna Vaccarelli, ricercatore dell'Iit-Cnr, ”avrà l’obiettivo di illustrare alcuni aspetti tecnici di Internet in chiave divulgativa, a vantaggio di genitori e insegnanti che spesso faticano a stare al passo coi tempi e si trovano a disagio nell’affrontare le problematiche relative alle nuove tecnologie assieme ai giovani, che, in quanto ’nativi digitali‘ sono invece ferratissimi”.
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