Prima l’ha adescata su internet, fingendosi un amico. Poi ha conquistato la sua fiducia, fino a convicerla a spogliarsi e a mostragli le sue parti intime attraverso una webcam. Solo alla fine è arrivato lo spietato ricatto: «O fai tutto quello che ti dico, oppure pubblico le tue fotografie e ti rovino la vita». Al commissariato di polizia di Lorenteggio, finora, è arrivata una sola denuncia, quella di una ragazzina di appena 13 anni. Ma le vittime di questi ricatti a sfondo sessuale, portati a segno da un 20enne, ora denunciato per produzione di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale, potrebbero essere molte di più. Almeno una decina. Tanto che al commissariato di polizia guidato dal vice questore Giovanni Aceti, che si sta occupando delle indagini insieme alla Procura, sono convinti di avere a che fare con un seriale.
Le avances sul web
I fatti risalgono allo scorso novembre, e sono continuati fino a poco tempo fa. La vittima, 13 anni, studentessa delle scuole medie, aveva conosciuto su Internet, attraverso il programma “Messenger”, che permette di chiacchierare con altri utenti utilizzando una “chat”, un ragazzo di 20 anni, che si era finto, per conquistare la sua fiducia, amico di comuni amici. All’inizio il 20enne si è mostrato amichevole. Poi, con il passare del tempo, ha iniziato le sue avances a sfondo sessuale. «Alzati la maglietta, non c’è nulla di male», le diceva il ragazzo cercando di convincerla a mostrargli le sue parti intime. La 13enne, peccando di ingenuità, con il passare delle settimane e di fronte alle proposte sempre più pressanti, ha ceduto alle richieste e si è mostrata nuda, sempre attraverso la webcam, senza sapere che il 20enne stava registrando tutto, con il solo scopo di ricattarla. E infatti, subito dopo, il 20enne ha mostrato la sua vera faccia, e sono iniziati i ricatti sessuali.
«Fai sesso con me»
«Se non fai immediatamente quello che ti dico faccio vedere a tutti le foto che ti ho fatto, le metto su Internet e ti rovino per sempre», le diceva per intimorirla, proponendole anche di andare a casa sua e di fare sesso con lui. Ricatti sessuali, sempre più osceni, che sono andati avanti per quasi sei mesi. Fino a quando la ragazzina, sconvolta ed esasperata, senza peraltro dire nulla ai genitori, ha sporto denuncia al commissariato Lorenteggio, accompagnata da alcune amichette. Ai poliziotti c’è voluto poco tempo per risalire al molestatore: un disoccupato 20enne che ora è stato indagato a piede libero. Nella sua casa, e nell’abitazione di un complice (anche lui denunciato) sono state trovate numerossissime fotografie e filmati che ritraggono ragazzine (almeno una decina). E le indagini stanno andando avanti.
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