Una ragazza è stata licenziata con un semplice messaggio sul social network.
La relazione tra Facebook e il lavoro è problematica: da un lato pare che migliori la produttività, dall'altro può costare il posto; ora diventa anche un mezzo per comunicare un licenziamento. Chelsea Taylor è una sedicenne del Regno Unito che al sabato faceva la cameriera in un locale. Un brutto giorno è stata incaricata di uscire per comprare dei biscotti e, per questo, la titolare le ha dato una banconota da 10 sterline. Sfortunatamente Chelsea ha perso la banconota ma, tornata al lavoro senza biscotti né soldi, non ha avuto conseguenze immediate. Una volta giunta a casa, invece, ha trovato su Facebook un messaggio che le comunicava il licenziamento. Elaine Sutton, che gestisce il negozio, le ha scritto di aver provato a chiamarla al telefono ma, non avendo ricevuto risposta, ha pensato che un messaggio su Facebook fosse la via migliore. Le ha in tal modo comunicato che, avendo perso le dieci sterline e scatenato così l'ira della proprietaria, avrebbe anche potuto non disturbarsi a tornare. "Mi spiace molto" ha scritto Elaine nel messaggio. "Se passi in settimana con la tua uniforme ti do il tuo salario. Mi spiace davvero tanto ma non dipende da me. Elaine xx.
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