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venerdì 5 febbraio 2010

Appuntamento al buio in videochat


L'ultima novità in fatto di "incontri" online è Chatroulette, sito in cui ci si ritrova faccia a faccia con sconosciuti .

Il gioco era facile - e alla lunga anche un po' noioso - ai tempi in cui ci si connetteva a una chat e si iniziava a parlare con sconosciuti protetti dallo schermo del computer. Liberi di mentire sull'età, invertire il sesso, millantare occhi verdi-azzurri e capelli biondi alla Brad Pitt. Troppo facile, hanno pensato gli ideatori di Chatroulette, un sito lanciato qualche mese fa in sordina e che sta diventando un piccolo fenomeno di culto. Una galleria degli orrori e delle follie ai tempi della comunicazione in tempo reale online.
ROULETTE RUSSA - Il funzionamento è lo stesso delle prime chat anonime. Ci si connette al sito e si può parlare all'istante con uno sconosciuto situato dall'altra parte del pianeta. C'è però una novità che cambia di molto le regole del gioco: prima di iniziare la chiacchierata è obbligatorio attivare la propria webcam. Bisogna cioè metterci la faccia. Solo dopo aver lanciato la propria webcam, il sistema fa comparire in maniera del tutto casuale un altro utente connesso in videochat. L'unica opzione disponibile è quella di «next», ovvero passa al prossimo utente, dando così vita a una sorta di roulette russa, fino a quando non si trova la persona che più interessa.
BRIVIDI E ORRORI - Anche qui, però, il gioco non è affatto semplice. Ogni cinque «next» compare un ragazzo in slip. Ogni 20 click qualcuno mascherato in maniera assurda. Ci sono poi scene di sesso reale (orgie, striptease) e simulato (anziani signori che abbracciano peluche, un classico). In misura minore, anche ragazze seminude tra le lenzuola. Non è solo il sesso a farla da padrone: pur di catturare l'attenzione molti utenti ostentano drappelli nazisti, urlano, puntano pistole, consumano sostanze illegali. Evidentemente, non serve a nulla metterci la faccia. Non basta il brivido di essere riconosciuti dal proprio collega o compagno di scuola. SOLO PER GIOCO - In mezzo a tutta questa galleria degli orrori, capita però di trovare anche persone che non fanno nulla di strano. «A volte si possono avere anche vere conversazioni su Chatroulette. E' da un'ora e mezza che parlo con la stessa persona», confessa un ragazzo francese su Twitter. Altri ci scherzano su: «Ho visto tua madre su Chatroulette». In effetti, la maggior parte dei connessi a Chatroulette (circa 6mila in questo momento) sono semplici curiosi che, di «next» in «next», aspettano di trovare la cosa che meno ti aspetti: una persona normale. E può capitare così di fermarsi a ridere di fronte ad una faccia simpatica, di prendere parte a «tormentoni» collettivi (come questo: «Muovi la testa») o di ascoltare quattro adolescenti che suonano la chitarra. Se non altro, rispetto a YouTube, sanno che qualcuno li sta ascoltando. SENZA INIBIZIONI - Alcuni osservatori d'Oltralpe puntano però il dito contro il servizio: «Dovrebbe essere proibito ai minorenni, agli anziani, a chi soffre di cuore, ai timidi e, più generalmente a tutti quelli che credono ancora in un po' di dignità», scrive Vincent Glad della webzine Slate, aggiungendo poi: «Di solito si fa chatroulette a fine serata, quando l'alcol fa perdere ogni inibizione. Avevate mai visto un sito pornografico che richiede di essere ubriachi? Benvenuti nel 2010».

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