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martedì 22 dicembre 2009

I pericoli di internet: i siti PRO-ANA e PRO-MIA

Ho avuto ieri modo di finire su un portale web che tratta tematiche affrontate per certi versi anche sul mio blog: www.pericolidiinternet.it Il portale in questione è gestito da un giovane collega, Michele Facci, e si occupa di affrontare tematiche legate a quelli che sono i principali rischi che corrono sul web con una particolare attenzione rivolta ai siti PRO-ANA e PRO-MIA (istigazione all'anoressia e alla bulimia). In relazione ai contenuti presenti sul web riferiti a questa tematica credo che oggi manchi una seria regolamentazione. Il Ministro degli Interni Maroni parla di bloccare l'istigazione all'odio e alla violenza nonché l'apologia di reato e sin qui possiamo essere d'accordo. Debbo però dire che oggi dal punto di vista legislativo siamo ancora molto indietro in particolare per quel che riguarda contenuti presenti sul web inadatti ai minori e soprattutto per quei contenuti di istigazione al suicidio nonché a 2 patologie importanti quali l'anoressia e la bulimia. Come riporta Michele sul suo sito solo in Italia si stimano oltre 300.000 siti web che incitano al disagio alimentare per mezzo di pratiche che portano all’anoressia o alla bulimia. La pericolosità dei siti pro-ana è immensa. "Essi hanno il potere di dare conforto e confronto ai loro utenti e di essere fonte inesauribile di stimolazione al disagio. La filosofia pro-ana scongiura l’uso della parola anoressia, si presenta come uno stile di vita da promuovere e accettare, una sorta di religione. I pro-ana devono rispettare determinate regole, tra cui sentirsi in colpa mentre mangiano, dare più importanza all’essere magri che esser sani, dare importanza più alla bilancia di qualsiasi altra cosa, capire che perdere peso è sintomo di auto-controllo e affermazione di propria volontà. Mentre i siti pro-ana proliferano, secondo il Ministero per le Pari Opportunità, anoressia e bulimia sono le prime cause di mortalità per malattia per le giovani tra i 12 e i 25 anni."

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