Le nuove tecnologie (computer, cellulari, …) sono ormai parte integrante del nostro tessuto sociale. Non solo vivono con noi ma ci aiutano a vivere. Tra le novità che esse hanno portato al nostro mondo quella più significativa è una nuova modalità di comunicazione.L’uomo ha sempre comunicato prima oralmente, poi con la scrittura. Ha inventato la stampa, il telegrafo e il telefono, la radio e la televisione. Oggi le nuove tecnologie ci hanno sicuramento introdotto in un tipo di comunicazione che possiamo definire nuova. In questo contesto di novità, di tecnologia e di comunicazione intendiamo comprendere il termine new media: nuovi mezzi di comunicazione. Novità presente non solo negli strumenti atti a comunicare, ma anche nella modalità con cui si comunica e che questi strumenti ci permettono di attuare.«…mettendo a disposizione diverse opportunità di relazione e di comunicazione i Nuovi Media attivano nuove strategie e percorsi di identificazione, di rappresentazione del sé e della propria realtà di riferimento, contribuendo ad edificare valori e categorie simboliche, attraverso i quali interpretare la realtà e se stessi.»Possiamo allora parlare di New media a partire dagli strumenti per cercare di capire a che tipo di comunicazione ci conducono, quale mondo comunicativo ci aprono. I new media sono strumenti con i quali siamo ormai in contatto tutti i giorni, internet, cellulari, chat, social network, webcam, sms, e-mail, condivisione video, videogiochi. Di fronte a questi strumenti è necessario porsi con un atteggiamento di ricerca, di scoperta e di approfondimento. Il loro fascino ci può indurre ad un uso inconsapevole ed irresponsabile. Questo potrebbe avvenire soprattutto nei ragazzi che ancora non distinguono chiaramente le azioni dalle responsabilità che esse si portano dietro. Ecco allora il compito del genitore, dell’adulto che può e deve diventare modello sul quale il ragazzo/a sviluppa la propria consapevolezza.Partiamo con la nostra carrellata dallo strumento che oggi usiamo di più: il cellulare. Il telefono cellulare ci permette di comunicare in tanti modi: parlare e scrivere messaggi ma anche di scaricare e spedire foto, video, accedere ad Internet, leggere la posta elettronica, ascoltare musica e giocare con i videogiochi. Sicuramente è uno strumento utile che permette di entrare in contatto con il mondo esterno; infatti permette a bambini e ragazzi di contattare e di essere a loro volta contattati dagli amici, dalla famiglia e dalle figure di riferimento, soprattutto in situazioni di emergenza. Allo stesso tempo però è difficile tenerlo sotto controllo, il suo uso può facilmente sfuggire, spesso inconsapevolmente, al controllo di chi lo usa. Lo stesso strumento che serve per fare cose utili e positive può essere utilizzato anche per: fare telefonate moleste, spedire fastidiosi sms, condividere immagini umilianti, riprendere con la videocamera del telefono atti di bullismo o di aggressione per poi diffonderli. I contenuti possono essere postati online, spediti da telefono cellulare a telefono cellulare, condivisi usando una connessione senza fili e quindi bypassando l’operatore telefonico (es. bluetooth o infrarossi).Un altro strumento molto utilizzato è quello delle e-mail (posta elettronica). Con esso oggi gestiamo sia la vita professionale che quella relazionale. Questo strumento ci permette di trasmettere messaggi in tempo reale da un PC ad un altro, utilizzando la rete internet. Si scrive un messaggio sul proprio computer e lo si spedisce all’indirizzo e-mail del destinatario, stando comodamente seduti in casa o in ufficio. Ai nostri giorni è sicuramente il principale mezzo di comunicazione, veloce, immediato. La posta elettronica potrebbe essere manomessa. I virus del PC e lo Spam sono le problematiche che più di frequente danneggiano le e-mail. La bontà dello strumento potrebbe essere compromessa qualora venisse utilizzato per spedire messaggi molesti, video, immagini inopportune e virus. Ricordiamo il recente fenomeno di phishing che attraverso un’attività illegale tende ad ottenere l’accesso a informazioni personali o riservate (dati accesso conti bancari, data di nascita, codice fiscale) con la finalità del furto d’identità.
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