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sabato 14 novembre 2009

Wintrim, Vundu e Conficker: Spam e malware sui pc italiani



Il rapporto semestrale di Microsoft evidenzia il peggioramento della sicurezza sui computer del nostro paese. Nelle aziende raddoppiano i worm.
SEMPRE più pc infetti e ancora più spam. I primi sei mesi del 2009 non sono stati certo positivi per i computer italiani, almeno non per quelli che equipaggiano un sistema operativo Windows. E' la stessa Microsoft, nel suo ultimo Security Intelligence Report (SIR), a fotografare la situazione del malware tricolore e mondiale del primo semestre dell'anno e i risultati non sono dei migliori. Il nostro paese ha guadagnato un punto nella poco lusinghiera graduatoria del tasso di infezione, arrivando a 6,9: in poche parole ogni mille pc quasi sette hanno al loro interno del software dannoso. Il nemico numero uno dei computer tricolori si chiama Wintrim, ospite indesiderato di 350 mila macchine. Si tratta di un trojan, un software che si "nasconde" e si installa insieme a un programma eseguito dall'utente stesso, che fa comparire delle fastidiose finestre pubblicitarie al momento della navigazione. Simile a Wintrim è Vundu, il secondo classificato tra i malware più diffusi in Italia (93 mila macchine infette), anche lui pronto a far comparire pop up pubblicitari, ma capace di nascondersi anche agli antivirus più aggiornati. Nonostante il peggioramento nella sicurezza, l'Italia resta però sopra la media mondiale di pc infettati (8,7), calcolata su oltre 450 milioni di computer. La classifica stilata dal gigante di Redmond boccia Brasile (25), Turchia (32) e Serbia e Montenegro, ultima con quasi un computer su 100 colpito dal malware. Premiati i pc finlandesi, austriaci e, un po' a sorpresa, quelli di Porto Rico. Ma che fine ha fatto invece Conficker, il malware che ha messo in serio pericolo la stabilità stessa della rete? Il worm più famoso del mondo è in ottima salute ed è la principale causa di preoccupazione nei computer del globo, installato su cinque milioni di macchine, di cui "solo" 90 mila in Italia. Nonostante sia la minaccia numero uno per le aziende, con la sua capacità di attivarsi e diffondersi attraverso internet, non rientra secondo Microsoft tra i 10 principali malware per i pc domestici, mediamente più aggiornati di quelli nei posti di lavoro e quindi più sicuri. Anche chi si preoccupa costantemente di verificare il funzionamento del suo antivirus, o ha un sistema operativo Mac o Linux (quasi esenti da malware), ha poco da stare allegro. Oltre ai programmi dannosi il SIR ha registrato un notevole aumento dello spam, l'invio di posta elettronica indesiderata a scopo pubblicitario o per veicolare truffe. Negli ultimi sei mesi in Italia sono stati spediti circa 20 milioni di messaggi non richiesti, facendo salire il nostro paese al quindicesimo posto nella graduatoria di quelli più vessati dalle email che propongono Viagra a prezzi stracciati o promettono milioni di euro in conti correnti nigeriani. Tra le poche note positive dell'ultimo semestre si registra una maggiore attenzione di chi usa il computer a casa a proteggerne la sicurezza: mentre le infezioni da worm nelle aziende sono raddoppiate, nelle abitazioni si sono infatti ridotte di un quinto.

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