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lunedì 3 agosto 2009

Ragazzine mettono la foto su Messenger e si ritrovano su un sito porno

Le immagini delle quattro amiche minorenni sono finite, a loro insaputa, in uno 'space' erotico. Quattro pedofili (denunciati dalla Polizia Postale) ne approfittavano per farsi inviare altre foto, soprattutto da ragazzini.


Rimini, 31 luglio 2009 - A METTERE la proprio foto su Messenger, si può rischiare di ritrovarsi in un sito pornografico. E’ quello che è accaduto a quattro minorenni riminesi, una storiaccia su cui ora sta indagando anche la Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Milano, sospettando un giro di pedofili. Quattro persone tra i 17 e i 26 anni (tre pavesi e un napoletano minorenne) sono state denunciate dalla Polizia Postale di Rimini, per detenzione e diffusione on line di materiale pedopornografico, sostituzione di persona e diffamazione.
La scorsa estate, una ragazza minorenne di Rimini navigando su un sito internet, si è accorta di una foto che ritraeva sua cugina e una sua amica, anche loro minorenni e di Rimini. Incuriosita, ha visitato il loro profilo, connesso a un nick di fantasia, e si è accorta c'era altre foto a luci rosse, con commenti volgari, ingiuriosi, e a contenuto sessuale. Anzi, una foto ritraeva anche lei. Tutte le ragazze si sono presentate agli uffici della Postale, accompagnate dai genitori, denunciando l’accaduto. Dal racconto, emergeva che le minorenni avevano scattato quelle foto erotiche atteggiandosi a donne adulte per poi ‘postarle' nel loro space di Messenger, ma di non averle mai spedite ad alcuno nè postate in siti erotici o pornografici. Lo avevano fatto - hanno raccontato - sole per farle vedere ad amiche ed amici comuni per ricevere degli apprezzamenti. Le indagini svolte dagli specialisti informatici della Polizia di Stato, conducevano ad un nick di fantasia che era stato associato a un indirizzo e-mail a chiaro sfondo sessuale che re-indirizzava ad uno space Messenger nel quale era presente un ulteriore profilo. Il profilo, che era pubblico e quindi visibile da chiunque, conteneva decine di foto osé, a volte associate anche ad altre foto erotiche del tutto estranee alle ragazzine, sempre accompagnate da commenti volgari. In questo blog, le ragazze venivano indicate quali diciannovenni mentre in realtà non avevano più di 16 anni. Secondo la Polizia, chi aveva inserito le foto era chiaramente alla ricerca di materiale pedopornografico di ragazzi e ragazze. Veniva espressamente richiesto l’invio ad un indirizzo di posta elettronica di fotografie 'intime' dei frequentatori. Gli agenti hanno scoperto che coloro che si spacciavano per le ragazzine erano in realtà quattro giovani uomini, che formavano una piccola rete di pedofili, particolarmente interessata ai ragazzi, dato che appunto si fingevano ragazze. Sono scattate le perquisizioni domiciliari da parte della polizia, e sono stati sequestrati i pc e l'attrezzatura informatica.

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