E' urgente affrontare in modo unitario la definizione di principi generali e regole per un nuovo sistema di tutela dei minori, oltre che per le emittenti televisive come gia' avviene, anche per i fornitori di contenuti di Internet, i gestori della telefonia mobile, i produttori e distributori di videogiochi''. Lo ha sostenuto Franco Mugerli, Presidente del Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione media e minori nell'audizione alla Commissione Parlamentare per l'infanzia nel corso di un'indagine conoscitiva sulla tutela dei minori nei mezzi di comunicazione. Il Comitato, che opera presso il Ministero dello Sviluppo economico - Dipartimento Comunicazioni, ha il compito di dare applicazione al Codice di autoregolamentazione per la tutela dei minori che e' vincolante per tutte le emittenti televisive italiane e che presto dovrebbe estendersi anche agli altri media, secondo quanto disposto dal D.P.R. 72/2007. La multimedialita' e la digitalizzazione in atto e' ormai una realta'. Il 75% dei minori tra i 6 e i 17 anni utilizza gia' la rete, il 95% dei ragazzi possiede un cellulare, sono 24 milioni i giocatori italiani di videogiochi. ''E' possibile assicurare una protezione ai minori anche su Internet e new media. Ne e' convinta anche l'Unione Europea che ci indica criteri, regole e modalita' per intervenire'', ha sostenuto Franco Mugerli richiamandosi alla recente Risoluzione del Parlamento europeo del 6 maggio 2009. ''Principio ispiratore - ha detto - e' che i diritti fondamentali della liberta' di espressione e di informazione devono essere attentamente bilanciati con l'interesse dei minori. Se e' da favorire l'autoregolamentazione da parte degli operatori, la pubblica autorita' deve valutarne l'efficacia, assicurarne la cogenza, stabilire e applicare sanzioni. E' infine indispensabile favorire azioni di sensibilizzazione e formazione rivolte ai minori e agli educatori per un corretto utilizzo dei media''. Il Presidente On. Alessandra Mussolini e i membri della Commissione palamentare per l'infanzia hanno condiviso la necessita' di adottare rapidamente il Codice media e minori, su cui e' stato avviato un confronto presso il Ministero dello Sviluppo economico - Dipartimento Comunicazioni.
Fonte: Asca
Nessun commento:
Posta un commento