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giovedì 14 maggio 2009

Udine, infermiera "tagga" i pazienti su Facebook

La donna aveva caricato su Facebook le foto dei pazienti del reparto rianimazione: le immagini erano visibili a chiunque. Dura la reazione dell'ospedale universitario di Udine.

L'altra volta era toccato a MySpace; ora è Facebook a ospitare le foto dei pazienti di un ospedale ripresi senza il loro consenso. E non si tratta di una struttura straniera: la vicenda è accaduta a Udine.

Qualche tempo fa un gruppo di medici e infermieri dell'ospedale Santa Maria della Misericordia, durante una pausa, ha scattato delle foto-ricordo. In seguito una delle infermiere ha pensato bene di condividere le immagini tramite Facebook, caricandole sul proprio profilo.

Il problema è che in quelle fotografie, scattate nel reparto di rianimazione, sono visibili anche i pazienti intubati, i quali ovviamente non hanno dato alcun consenso alla pubblicazione delle immagini.

L'indagine interna ha portato, quale conseguenza immediata, al divieto per tutti i dipendenti dell'ospedale di accedere a Facebook; quanto alla diretta responsabile, rischia di essere accusata non solo di violazione della legge sulla privacy ma anche delle norme sulla protezione dei dati personali, dei regolamenti interni e del codice deontologico.

Fonte: Zeus News

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