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mercoledì 22 aprile 2009

Netbook per la scuola italiana presentato da Brunetta: JumpPC. Costa 199 euro. Rivoluzione?

Il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta ha presentato i primi risultati del progetto «A scuola con JumpPC», nato dalla collaborazione tra Intel Corporation Italia, Olidata e Fondazione Mondo Digitale.
Cinque le scuole primarie coinvolte nell’iniziativa, con l’obiettivo di supportare e potenziare la didattica grazie all’introduzione di nuove tecnologie IT. Dopo le lavagne interattive, dunque, sono arrivati i netbook prodotti da Olidata e basati sul Classmate di Intel, il prototipo che, in un primo tempo, era destinato a competere con il progetto One Laptop Per Child.Il JumpPC è equipaggiato con processore Intel Celeron 900 MHz, display da 7 pollici, 512 MB di RAM DDR2, HD Nand Flash da 2 GB, connettività wireless. Windows XP Home il sistema operativo scelto. I giovani utenti possono avviarlo con l’interfaccia Windows oppure con Magic Desktop. Fra i software in dotazione, My First Browser, che consente ai genitori di indicare su quali siti possono navigare i loro figli, Magic Mail, per la gestione sicura della posta elettronica, Easy Write (scrittura), Easy Learning (matematica e ortografia), Easy Paint (disegno ed editing di immagini) e My First Music (musica). Prezzo: 199 euro IVA inclusa. Che diventano 299 se si sceglie la configurazione con hard disk da 30 GB.
I risultati esposti da Brunetta sembrano incoraggianti, se è vero che per il 73% degli studenti l’uso del JumpPC ha reso il lavoro in classe più divertente e che il 99% degli alunni ha dichiarato di aver capito meglio la lezione. È presto per poter parlare di rivoluzione nel mondo scolastico, anche perché i segnali che provengono dalle istituzioni e dalle riforme dei programmi e del sistema scuola spinte dal ministro Gelmini in questo senso sono contrastanti.


Autore: Andrea Galassi

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