Prendono piede scambio immagini sessuali e trappole web
ROMA, 19 NOV - Aumenta il rischio di pedofilia,
cyber-bullismo e 'sexting' (lo scambio tra coetanei di immagini
a sfondo sessuale), e ad esporsi sono bambini sempre piu'
piccoli. In seconda - terza elementare, accanto a giochi,
fumetti e libri, per i bambini gia' dai 7 anni c'e' Internet,
finestra sul mondo e anche sulle sue brutture. E c'e' anche chi
usa il marchio Disney storpiato in 'Disnei', come un errore di
scrittura da bambini, nei motori di ricerca, per farli cadere in
'sito-trappola' che carica automaticamente immagini
pornografiche e ruba dati personali. E nel 9% dei casi i
giovanissimi trasferiscono anche nella realta' gli incontri
fatti in rete, il tutto all'insaputa dei genitori che, in sette
casi su 10, ignorano le loro abilita' e le loro attivita'
davanti allo schermo. E' quanto emerge da una poderosa indagine
in 25 Paesi europei, in cui sono stati intervistati oltre 25
mila ragazzi (e per ognuno di loro, uno dei genitori) tra i 9 e
i 16 anni, condotta dalla rete EU Kids Online Network e
presentata in occasione degli Stati Generali della Pediatria,
promossi dalla Societa' Italiana di Pediatria, in tutte le
regioni italiane. Ma i pediatri non demonizzano la rete e propongono,
attraverso un manifesto, di governare la rete. Niente divieti e
prescrizioni, ma piu' investimenti, a cominciare dalla scuola,
per accrescere le competenze digitali dei bambini e degli
adolescenti del nostro Paese, ancora troppo svantaggiati
rispetto a quelli europei, e quindi anche piu' esposti ai rischi
della rete. Tra le proposte concrete l'incremento delle lavagne
elettroniche multimediali, che dovrebbe essere garantita in ogni
classe, l'integrazione dei libri con l'e-book, ma anche progetti
formativi.
''Come pediatri sentiamo il dovere di impegnarci per quest'
obiettivo che richiede il coinvolgimento di tutti i cosiddetti
'stakeholders' che ruotano attorno al bambino, soprattutto
genitori e insegnanti'', ha affermato il Presidente della SIP
Alberto G. Ugazio. ''Solo costruendo con loro un'alleanza
strategica - ha concluso - possiamo immaginare sviluppi del web
a favore della salute e del benessere dei bambini e degli
adolescenti. Centrale risulta il ruolo della scuola''. Se da un lato e' in crescita il numero dei reati sul web ai
danni di bambini e adolescenti, sono ''in vorticoso aumento''
anche quelli ''commessi su internet dagli stessi minori'', ha
spiegato all'istituto degli Innocenti a Firenze, il pm della
procura fiorentina Ornella Galeotti, confermato a Roma da Marco
Valerio Cervellini, responsabile della campagne di comunicazione
della Polizia postale.
''Nella maggioranza dei casi si tratta di atti di
cyber-bullismo, ingiurie, minacce'', ha spiegato il magistrato,
secondo il quale l' escalation e' legata, oltre che ovviamente
al sempre piu' diffuso uso di internet tra i minori, soprattutto
alla ''mancata consapevolezza, da parte di bambini e
adolescenti, che, paradossalmente, i reati su web vengono
perseguiti in modo piu' severo e stringente che nel mondo reale.
Se in quest'ultimo infatti - ha spiegato - talvolta si puo'
sperare di portarli a termine e farla franca, su internet la
polizia postale e' praticamente in grado di ricostruire ogni
singolo atto, mossa e gesto effettuato dal minore. I bambini
pensano esattamente il contrario e dunque finiscono per compiere
gesti illeciti''.
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