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giovedì 4 febbraio 2010

Troppi utenti riciclano la password della banca


La pigrizia degli utenti è pressoché invincibile anche quando mette a rischio la loro stessa sicurezza; qualora di ciò servisse una prova, Trusteer ha provveduto a fornirla pubblicando i risultati della sua ultima ricerca. Secondo le indagini della società il 73% di chi possiede un conto online riutilizza le credenziali di accesso alla banca per almeno un altro sito; è pertanto quasi inutile che le banche si impegnino a fondo per proteggere le connessioni dei propri clienti quando sono essi stessi a riciclare username e password su servizi che non offrono lo stesso grado di sicurezza. Una banca che voglia mettere al sicuro i propri clienti dalla loro stessa stupidità non deve permettere loro di scegliersi le credenziali ma, purtroppo, questo non accade sempre. Avvengono in questo modo i furti d'identità: da un sito poco sicuro vengono sottratti nomi utenti e password che saranno poi usati per tentare di accedere a un conto online. "Usare credenziali rubate resta il modo più semplice, per i criminali, di oltrepassare le misure di sicurezza implementate dalle banche" ha commentato Amit Klein, Chief Technology Office di Trusteer, che ha poi concluso: "I risultati sono davvero sorprendenti e rivelano che gli utenti non sono consapevoli di - o scelgono di ignorare - le implicazioni di sicurezza del riutilizzo delle credenziali bancarie su diversi siti".

1 commento:

  1. Secondo l' agenzia dell’Unione Europea che si occupa della sicurezza nella grande Rete, la repentina diffusione del Web 2.0 porta con sé alcuni rischi e incognite per gli utenti. Per combattere questi rischi, è stato stilato un elenco di “17 regole d’oro” da seguire, raccolte all’interno del report Online as soon as IT happens.

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