In particolare, sottolinea una nota
queste informazioni includono foto personali (45%), i propri dettagli di
contatto (42%), foto di altre persone (32%), informazioni personali
sensibili (30%) e informazioni di lavoro (20%). Inoltre, in modo ancora
più pericoloso, un intervistato su sei ha condiviso un proprio segreto
(16%), mentre il 9% ha comunicato informazioni private su un’altra
persona e l’8% ha condiviso dettagli finanziari sensibili.
Ciò accade nonostante il fatto che metà
degli utenti siano profondamente preoccupati riguardo all’impatto
negativo che potrebbero avere queste informazioni se diventassero di
pubblico dominio, sia in termini di perdita economica, sia di sofferenza
emotiva. Un terzo degli intervistati ha paura che possano danneggiare
le relazioni oppure imbarazzare od offendere qualcuno, mentre uno su sei
(15%) teme che possano danneggiare la propria carriera. Questa
preoccupazione è spesso giustificata. Il 28% degli intervistati ha
ammesso di aver accidentalmente condiviso informazioni confidenziali e
uno su tre ha sofferto per le conseguenze. Queste ultime includono: la
perdita di amici (20%), atti di bullismo (17%), perdite finanziarie
(15%), la fine di una relazione (13%) e la perdita del posto di lavoro
(13%).
Tuttavia, il 13% dei rispondenti non
prende ancora alcuna precauzione per tenere al sicuro la propria
attività e le informazioni online. Inoltre, solamente quattro utenti su
dieci separano le interazioni con familiari e amici stretti dalle altre
attività (43%) o fanno un doppio controllo dei messaggi e dei post prima
di condividerli (39%). Un quarto degli intervistati prova a evitare di
inviare o condividere informazioni dopo aver bevuto un drink, mentre il
29%, preso dal senso di colpa, opta per l’inefficace misura di
cancellare avventatamente la cronologia internet dopo aver condiviso
qualcosa.
“Molti utenti ancora faticano a tradurre
la consapevolezza del rischio in cautela quando si tratta dell’attività
online. Con così tanti dispositivi e canali online a portata di mano
non è mai stato così semplice postare un messaggio imprudente o
condividere accidentalmente informazioni con le persone sbagliate.
Coloro che non hanno le competenze tecnologiche necessarie né le
adeguate protezioni di sicurezza e privacy, potrebbero trovarsi con
amicizie e carriere rovinate. Una volta che un’informazione è online, vi
rimane per sempre. Quindi, in caso di dubbio, è meglio non
condividerla”, commenta Morten Lehn, General Manager di Kaspersky Lab
Italia.
Kaspersky Lab è
un’azienda di sicurezza informatica a livello globale fondata nel 1997.
La profonda intelligence sulle minacce e l’expertise di Kaspersky Lab si
trasformano costantemente in soluzioni di sicurezza e servizi per la
protezione di aziende, infrastrutture critiche, enti governativi e
utenti privati di tutto il mondo. Il portfolio completo di sicurezza
dell’azienda include la miglior protezione degli endpoint e numerosi
servizi e soluzioni di sicurezza specializzati per combattere le
sofisticate minacce digitali in continua evoluzione. Più di 400 milioni
di utenti sono protetti dalle tecnologie di Kaspersky Lab e aiutiamo
270.000 clienti aziendali a proteggere ciò che è per loro più
importante.
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