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venerdì 17 febbraio 2012

Formazione del Clero: "Internet e minori, l'utilizzo attuale dei ragazzi, l'assenza degli adulti"

Durante l'incontro per la formazione del Clero, presso il Seminario Vescovile Pio XI, è stato trattato il tema: ”Internet e minori: l’utilizzo attuale dei ragazzi, l’assenza degli adulti” - Relatori: Paola Ravani, coordinatrice Unicef e Mauro Ozenda consulente informatico esperto sicurezza minori in rete.
Ecco la sintesi del consulente informatico Mauro Ozenda:
1. Situazione attuale utilizzo nuove tecnologie da parte dei minori.
Lo scenario attuale delle nuove tecnologie vede un paradosso: gli adulti ne sanno meno dei ragazzi. Le nuove generazioni, i nativi digitali, sono decisamente più elastici ed apprendono rapidamente l'utilizzo di internet e dei dispositivi ad esso connessi. Gli adulti considerano i ragazzi in grado di utilizzare questi strumenti incuranti di tutto ciò che rientra nel "calderone" dei pericoli e rischi che si corrono in Rete. Il problema principale oggi è dovuto al fatto che gli adulti, responsabili dell'educazione dei propri figli, sanno come educarli nel mondo reale fornendo regole e indicazioni. Altrettanto non sanno fare nel mondo virtuale in quanto, ne conoscono alcune delle potenzialità ma non si preoccupano di quelli che sono gli effetti e le conseguenze negative derivanti da un cattivo utilizzo del mezzo. Internet è uno strumento e come tale se ne può fare un buono o cattivo uso. Dipende da noi. Lasciare un bambino da solo con un computer quando è ancora piccolo equivale a lasciarlo in mezzo ad una strada di sera senza alcun controllo.

2. Privacy e Sicurezza dei minori in rete: approccio differenziato da parte degli adulti
A seconda della fascia occorre impartire indicazioni circa un utilizzo sicuro di internet. In particolare impostare la sicurezza e la privacy partendo dal browser di navigazione. Tutto ciò che finisce su internet è un tatuaggio virtuale indelebile. Quantomeno facciamo in modo che ciò che pubblichiamo possa essere visibile solo a determinate persone. Importante poi mettere in sicurezza il proprio computer con sistemi di protezione che non consentano ai criminali informatici di entrare e carpirci i dati personali.

3. I social network e l'era di facebook: amicizia e interazioni online
Facebook oggi è una risorsa preziosissima che la Rete ci mette a disposizione per interagire, confrontarci in uno spazio condiviso con il resto del mondo. E anche in questo caso i genitori sono i grandi assenti. Lamentarsi della mancanza di dialogo e non cercare di fare lo sforzo di utilizzare i medesimi strumenti che utilizzano i giovani per interagire significa perdere una doppia grande opportunità: quella di cercare di parlare lo stesso loro "linguaggio" e nel contempo di dare le giuste indicazioni e consigli sul come utilizzare in maniera sensata questo potentissimo strumento sociale.

4. Tutela e protezione della reputazione online
Oggi mantenere una buona reputazione sul web è ancor più importante che goderne nella vita reale. Dobbiamo dunque da un lato tutelarla evitando di danneggiarcela pubblicando informazioni riservate che ci possono venire carpite. Dall'altro monitorando a che altri volutamente altri pubblichino contenuti che in qualche modo ledono la nostra immagine. Occorre dunque utilizzare internet in modo consapevole monitorando, con gli strumenti che ci vengono messi a disposizione, ciò che riguarda la nostra persona. Uno spot diceva "prima di clicckare pensa" e io aggiungo "per quello che metti in Rete difficilmente riesci a cancellarlo, una macchia indelebile". Questa è una delle regole che un buon genitore dovrebbe passare ai bambini quando iniziano ad utilizzare internet.

5. Pornografia online e contenuti inadatti ai minori: strumenti tecnologici di controllo e protezione
Occorre nella prima fascia d'età in particolare conoscere ed impostare gli strumenti tecnologici di controllo che permettano ai genitori di consentire ai bambini di navigare in sicurezza. Un giardino recintato nel quale sono presenti solo i siti web consentiti e oltre i quali non andare. Occorre impedire ai bambini di finire su contenuti inadatti e per farlo esistono gli strumenti, occorre conoscerli (vedi video intervento Mauro Ozenda).

In estrema sintesi il problema è soprattutto educativo. I genitori, gli adulti in genere debbono fare lo sforzo di conoscere il bene e il male di internet, di questa giungla immensa del sapere, dell'informazione ma anche della disinformazione. Dunque proteggere i bambini conoscendone i rischi e impostando gli strumenti utilizzati per ridurre al massimo i rischi. Affiancarli con una buona e sana educazione di utilizzo del virtuale è ciò che oggi un adulto fare con i propri figli.

Fonte: Riviera 24 - Autori: Manuela Consonni/Mario Guglielmi

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