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domenica 31 luglio 2011

Sicurezza siti web italiani: 23mila bucati in 3 anni con perdite di 24 milioni di euro


Configurazioni dei sistemi di difesa per la protezione dei dati non adeguate e scarso o discontinuo monitoraggio di reti, sistemi e applicazioni facilitano gli attacchi.

Nel triennio 2008-2010 sono stati bucati da attacchi informatici 22.956 siti web di aziende e istituzioni italiane. Attacchi che hanno prodotto danni per 24 milioni di euro. A fornire tali cifre è Maglan Group, società specializzata in autiding & consultino nel settore dell’Information Defense in ambito civile e militare. Circa l’80% delle intrusioni via web, informa un comunicato stampa ufficiale di Maglan Group, si è verificato nel 2010. Una tendenza in linea con l’andamento registrato negli altri paesi europei. Circa il 60% dei sistemi operativi bucati sono di origine Linux e i restanti Microsoft, nonostante la messa in sicurezza degli stessi possa garantire in genere un buon livello di protezione, prosegue la nota. Le aziende e le istituzioni italiane colpite da intrusioni informatiche hanno subito danni consistenti quantificabili in una risorsa umana/giorno per un costo totale medio di 750 euro/giorno. Sebbene i cracker abbiano perfezionato le loro tecniche di attacco, il livello raggiunto dai criminali informatici non può spiegare, in sé, numeri di tale portata. Bisogna, infatti, considerare altri elementi, illustrati da Paolo Lezzi, amministratore delegato di Maglan Europe. Ovvero configurazioni non sufficientemente sofisticate dei sistemi di difesa per la protezione dei dati. E scarso o discontinuo monitoraggio di reti, sistemi e applicazioni. Da gennaio a giugno 2011, i tecnici dei laboratori Maglan hanno registrato circa 15.000 tentativi di penetrazione di siti web italiani. Le previsioni per fine anno stimano che le perdite attribuibili a danni originati da intrusioni raggiungeranno un totale di 9,5 milioni di euro.

Fonte: WebMasterpoint - Autore: Andrea Galassi

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