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giovedì 14 luglio 2011

Memolane, come ricostruire tutta la tua vita in Rete


Con questo aggregatore puoi raggruppare ogni post, status, foto o video pubblicati negli ultimi anni in una cronologia dettagliata. Un diario 2.0 interattivo e condivisibile. C’era una volta il diario, quell’insieme di fogli datati e rilegati su cui annotavi a penna i fatti salienti di ogni giornata. Poi arrivarono i blog, quindi i fotolog e i videolog, e il concetto di diario venne stravolto, esteso, aumentato. Infine fu la volta dei social network, e tutto cambiò di nuovo. Grazie al numero sconfinato di modi con cui oggi è possibile annotare la propria vita in Rete, quello che un tempo era il tuo diario personale si è frammentato in un’infinità di immagini, post, status ed elementi condivisi. Dopo mesi di riscaldamento beta, è stato lanciato pubblicamente Memolane, un servizio che promette di ricomporre tutti questi frammenti in quello che rischia di diventare il diario 2.0 definitivo. Memolane ti consente di riallacciarti a un vasto assortimento tra social-network e blog, ripescare tutti i frammenti che hai disseminato con la tua presenza online negli ultimi anni, e raccoglierli in un solo, omnicomprensivo mosaico. Per tracciare la tua cronologia aumentata bastano pochi minuti. Ti registri su Memolane.com, selezioni le piattaforme da cui vuoi attingere i tuoi dati e aspetti che il software li organizzi su una linea temporale liberamente esplorabile. Ogni twit, ogni status update, ogni check-in viene riprodotto sulla cronologia di Memolane sotto forma di Memo, ovvero riquadri cliccabili che ti permettono di rispolverare un vecchio contenuto direttamente dalla timeline (per esempio un video) o risalire al link originale (è anche possibile sfogliare la tua cronologia usando un’apposita search bar). Il risultato è una sorta di fotografia dall’alto di tutte le impronte che hai lasciato impresse nel Web, dalla prima immagine che hai caricato su Flickr nel 2006, all’ultimo check-in che hai fatto su Foursquare. Bastano pochi minuti per l'iscrizione. Memolane ha una linea temporale liberamente esplorabile. Ogni tweet, ogni status update, ogni check-in viene riprodotto sulla cronologia di Memolane sotto forma di Memo. Ha anche una linea temporale condivisa, come ad esempio quella che riguarda una vacanza con gli amici. C’era una volta il diario, quell’insieme di fogli datati e rilegati su cui annotavi a penna i fatti salienti di ogni giornata. Poi arrivarono i blog, quindi i fotolog e i videolog, e il concetto di diario venne stravolto, esteso, aumentato. Infine fu la volta dei social network, e tutto cambiò di nuovo. Grazie al numero sconfinato di modi con cui oggi è possibile annotare la propria vita in Rete, quello che un tempo era il tuo diario personale si è frammentato in un’infinità di immagini, post, status ed elementi condivisi. Dopo mesi di riscaldamento beta, è stato lanciato pubblicamente Memolane, un servizio che promette di ricomporre tutti questi frammenti in quello che rischia di diventare il diario 2.0 definitivo. Memolane ti consente di riallacciarti a un vasto assortimento tra social-network e blog, ripescare tutti i frammenti che hai disseminato con la tua presenza online negli ultimi anni, e raccoglierli in un solo, omnicomprensivo mosaico. Per tracciare la tua cronologia aumentata bastano pochi minuti. Ti registri su Memolane.com, selezioni le piattaforme da cui vuoi attingere i tuoi dati e aspetti che il software li organizzi su una linea temporale liberamente esplorabile. Ogni twit, ogni status update, ogni check-in viene riprodotto sulla cronologia di Memolane sotto forma di Memo, ovvero riquadri cliccabili che ti permettono di rispolverare un vecchio contenuto direttamente dalla timeline (per esempio un video) o risalire al link originale (è anche possibile sfogliare la tua cronologia usando un’apposita search bar). Il risultato è una sorta di fotografia dall’alto di tutte le impronte che hai lasciato impresse nel Web, dalla prima immagine che hai caricato su Flickr nel 2006, all’ultimo check-in che hai fatto su Foursquare. Per ora i siti integrati non sono molti: Twitter, Facebook, Flickr, YouTube, FourSquare, Last.fm, Instagram, MySpace e pochi altri. Ma sono comunque sufficienti ad allestire un’ossatura dettagliata della tua vita nel Web 2.0. È anche possibile integrare il tuo blog, o altri siti ancora non direttamente connessi, come per esempio Anobii, utilizzando feed di Rss e Atom. Una certa attenzione è stata dedicata all’aspetto privacy. Ogni volta che ti trovi a scegliere di attingere a una nuova sorgente di Memo, puoi decidere se i relativi dati potranno essere visibili solo a te, ai tuoi amici su Memolane o pubblicamente a chiunque. In questo modo potrai far sì che, per esempio, le tue foto Flickr siano alla mercè di tutti, mentre quelle di Instagram solo ai tuoi amici.In più, Memolane è a sua volta un social network. Puoi entrare in contatto con gli amici, spulciare la loro cronologia (solo quella che hanno deciso di farti vedere, ovviamente), e soprattutto, condividere con loro alcuni Memo. Attraverso la funzionalità Stories, è infatti possibile decidere di far confluire una serie di Memo in una linea temporale condivisa, che può essere quella di una vacanza con gli amici, o quella in cui tu e la tua ciurma annotate scrupolosamente le peggiori sbronze che prendete ogni sacrosanto weekend. Naturalmente, esistono altri strumenti per tenere traccia della tua vita condivisa. Gowalla ti permette di annotare e condividere i tuoi spostamenti sul globo terracqueo (ma non si spinge oltre l’aspetto geografico); con Dipity è possibile ottenere dettagliatissime linee temporali interattive in cui stipare più o meno tutto (ma è molto meno user-friendly e alcune funzionalità sono a pagamento); iStreamer è pensato e sviluppato per funzionare solo su iPad e Evernote si limita a permetterti di salvare ogni possibile dato saliente online. Insomma, a livello di concetto e al netto dei bug e dei difetti ancora da risolvere (molti Rss Feed non vengono riconosciuti, e in alcuni casi il flusso di Memo da Facebook fatica ad arrivare), Memolane sembra essere l’unico strumento che ti consente di condividere, sfogliare e personalizzare i tuoi ricordi web, con un approccio e un’ interfaccia così elementari. E poi, volendo, può anche essere inteso come una sorta di strumento di autoanalisi. Per radiografare la parte connessa della tua vita quotidiana, e volendo, per capire quanto social (e quanto geek) sei. Può essere istruttivo, ad esempio, sapere che due sabati fa hai fatto check-in in quattro locali, scattato e postato 10 foto con Instagram, taggato dieci amici su Facebook, ascoltato 13 nuove canzoni su Last.fm, twittato un numero spropositato di pseudo-aforismi inutili. E che poi, a serata conclusa, sei tornato a casa e versare lacrime sul tuo blog, lamentandoti che sono sei mesi che non incontri una ragazza interessante.
Fonte: Wired - Autore: Fabio Deotto

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