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martedì 12 ottobre 2010

Le "Mafia Moms" spopolano su Facebook


Scordatevi lo stereotipo della tranquilla mammina che porta i figli a scuola, lavora e nel tempo libero si dedica alle riviste di gossip o altre attività tipicamente femminili. Oggi, milioni di madri giocano su Facebook non soltanto a giochini tranquilli e rilassanti come Farmiville o YoVille ma sparano, derubano, taglieggiano e spacciano come qualsiasi maschiaccio. Sono le Mafia Moms, le mamme che giocano a uno dei videogame più popolari del sito in blu, Mafia Wars, anch’esso opera della onnipresente software house Zynga. In tutto, gli iscritti a Mafia Wars si aggirano sui 21 milioni, il 30 % dei quali sono donne. Molte di loro passano ore davanti allo schermo a creare il loro impero criminale, cosa che negli Usa ha generato numerosi dibattiti sulla difficoltà di conciliare gli impegni di tutti i giorni, la cura dei figli in particolare, con questo tipo di svaghi che sembrano fatti apposta per creare dipendenza e far perdere la nozione del tempo. “Le aziende come Zynga – spiega la dottoressa Hilarie Cash, fondatrice del programma di riabilitazione Restart per i genitori che soffrono di “internet addiction – sono assai sofisticate dal punto di vista psicologico, fanno leva su forme di apprendimento e ricompense che mantengono le persone agganciate al gioco grazie a un flusso continuo di punti, doni e bonus”.Da qui il fiorire di programmi di riabilitazione e assistenza psicologica come Restart. Ma anche se si rendono conto dei pericoli impliciti in un eccesso di ludopatia, le madri americane sembrano soprattutto divertirsi parecchio. Lo schermo del Pc davanti a cui sfidarsi a colpi di lupara o Kalashnikov diventa un’oasi in cui trovare rifugio. “Questo è il nostro piccolo divertimento per quando abbiamo bisogno di un staccare dai nostri figli – proclamano le mamme e i papà di Mafia Wars nel gruppo ad hoc creato su Facebook - Se hai bisogno di un break dalla vita quotidiana, dallo sport, dalla scuola e dai lavori di casa, unisciti a noi”. E qualche volta, fra i “gangster” nascono anche delle amicizie. “Questo gioco è molto divertente e ha cambiato la mia vita, sotto certi aspetti – ha raccontato alla Cbs Christine Keen, tranquilla madre di tre figli del New Jersey e membro su Facebook di una banda mafiosa di 1.400 picciotti – se non fosse stato per Mafia Wars, non avrei mai conosciuto persone australiane e coreane e parlato con loro per telefono”. Qualcuna delle Mafia Moms coinvolge perfino i figli nelle sue scorribande virtuali, perché non c’è niente come l’attività ludica per cementare i legami fra le generazioni. E poi, la famiglia è sempre la Famiglia.

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