In effetti, secondo quanto emerge da questo studio, circa la metà degli italiani, pari al 46% degli intervistati, si sono dimostrati restii a prendere i dovuti accorgimenti e come unica misura cautelare, hanno provvedono a farsi installare sul proprio Pc (nel 64% dei casi) un software antivirus credendo così di limitare i danni o, quantomeno, di prevenire il propagarsi di una 'epidemia' che in Italia, così come in tutti i paesi del mondo, non risparmia proprio nessuno.
Anche in questo caso, interessanti appaiono i dati che la stessa società di software e tecnologie assieme a Lieberman Research Group e Newspoll, hanno condotto a livello globale su base semestrale. Da questa analisi che ha coinvolto gli utenti del Brasile, dell'Europa, degli Stati Uniti; dell'Asia-Pacifico; dell'Australia, del Belgio, del Brasile, della Germania, di Hong Kong, della Nuova Zelanda, dei Paesi Bassi, della Spagna, del Regno Unito, i dati venuti fuori non si discostano molto da quelli degli italiani. Tutti temono gli attacchi della rete, insomma, tutti hanno paura di diventare il bersaglio predestinato di cybercriminali, ma ancora in tanti non sanno come intervenire o, se lo sanno, lo fanno in modo inadeguato.
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