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mercoledì 3 marzo 2010

Spam: Italia maglia nera secondo Symantec

L'Italia conquista il triste primato di paese più bersagliato dallo Spam: Symantec rivela che, a febbraio 2010, il 93,4% delle email circolanti in Italia sono spazzatura.
Un nuovo record negativo colpisce l'Italia: il 93,4% delle email totali diffuse a febbraio riguarda attacchi Spam contro una media globale dell'89,4%, comunque in crescita di +5,5% rispetto a gennaio 2010. Un dato correlato all'aumento dei messaggi di posta elettronica circolanti in Rete e con la propensione degli Italiani a utilizzarli come strumento per comunicare e lavorare. È quanto emerge dal MessageLabs Intelligence Report di febbraio 2010 di Symantec.
Molte delle email infette risultano provenienti dalle reti bot Grum e Rustock con dei picchi rilevati intorno al 5 e al 17 febbraio, legati principalmente ad attacchi provenienti dal Canada che sfruttano tematiche farmaceutiche, una tipologia che sembra essere la tendenza del momento, coprendo il 65% dello spam totale. In generale, febbraio è stato un mese nero per quanto riguarda lo spam, gli hacker hanno infatti utilizzato reti bot multiple per distribuire grandi volumi di spam e ci si aspetta che il trend in crescita prosegua nel mese corrente. Cambia però la tipologia di messaggi inviati: diminuiscono le dimensioni, che passano dai 5 KB di ottobre 2009 ai 3,3 KB di febbraio 2010, e il numero di e-mail con allegati, l'1% a febbraio 2010, contro il 10% di aprile 2009. Questo permette agli hacker di distribuire un numero notevolmente maggiore di e-mail infette al minuto. A febbraio cresce di poco (+0,02%) invece il numero di virus diffusi via posta elettronica a livello globale, rispetto al mese precedente. Mentre il 30,5% del malware trasmesso via e-mail aveva al proprio interno link a siti pericolosi, per un aumento del +17,3% rispetto a gennaio. Il phishing è cresciuto del +0,04% con una e-mail ogni 456,3 (0,22%), che rappresenta il 56,1% di tutte le minacce di malware veicolate tramite e-mail. Cresce inoltre la media di siti web che viene ogni giorno ospita malware o spyware, adware e così via, arrivando a quota 4,998, per un aumento del +184% rispetto al mese di gennaio.

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