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venerdì 5 febbraio 2010

La reputazione online


Oggigiorno siamo quasi tutti abituati ad accedere alla rete Internet con disinvoltura e a navigare fruendo delle risorse online. Tuttavia pochi si sono domandati in cosa si concretizza il nostro accesso alla rete e quali conseguenze comporta. La rete Internet è come una enorme piazza frequentata da tantissime persone di ogni parte del mondo. Il sistema delle relazioni pubbliche che ciascuno di noi ha nella propria vita reale non cambia di molto per Internet. Anche su Internet si possono conoscere altre persone e ci si può imbattere in malintenzionati; spetta ad ognuno di noi prestare attenzione alle persone che si frequentano e a come noi vogliamo apparire all’esterno, cioè quale immagine pubblica vogliamo che gli altri vedano di noi. In sostanza, come siamo considerati dagli altri: è la cosiddetta “reputazione online”, anche se è un po’ riduttivo descriverla in questo modo. Si tratta di un fenomeno complesso che riguarda sia i consumatori da un lato sia le aziende dall’altro e riguarda i processi connessi con le singole identità, rispettivamente personale e aziendale. Tra i principali aspetti connessi con la reputazione online non può omettersi, in primo luogo, la privacy; difatti, si dovrebbe verificare spesso se e come i nostri dati sono in rete e soprattutto che gli stessi non siano stati utilizzati in maniera non conforme al trattamento. Nell’attuale vortice della comunicazione globale in cui tutti siamo più o meno coinvolti, gli utenti delle piattaforme di social network stanno aumentando, anche perché – è noto – è cambiato il modo di comunicare. Nessuno (o pochi) si sono mai chiesti come gli altri utenti (amici o non) mi vedono sul social network e quali dei miei dati vengono utilizzati. In buona sostanza: si è mai verificato se esiste un omonimo? Si è mai verificato se i miei contenuti sono dove volevo che fossero, oppure se sono finiti altrove ? Si è mai verificato se gli altri (amici o non) dicono male di me ? Le domande possono essere molte altre. Le aziende, probabilmente utilizzano sistemi o personale che si dedica a questo tipo di attività, ma il consumatore deve farlo da sé. A questo punto è rilevante il ruolo delle associazioni di consumatori che possono farsi promotrici di iniziative specifiche in tal senso finalizzate alla sensibilizzazione degli utenti rispetto alla reputazione online anche con corsi di formazione o con altri strumenti. Ma non solo! Le associazioni di consumatori potrebbero essere il punto di riferimento dei consumatori nei rapporti con i Social Network Providers che gestiscono le piattaforme di social network. Difatti, a volte può capitare che il consumatore da solo non riesca a “farsi ascoltare”, mentre può essere più efficace l’intervento di un’associazione di consumatori che rappresenta gli interessi di uno o più soggetti. A questo punto, dovremmo iniziare a verificare la nostra reputazione online e ad attivarci affinché non venga violata.

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