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venerdì 6 novembre 2009

La truffa informatica dei bonifici bancari dietro al "phishing": denunciato un sanremese di 49 anni



Sanremo - Su internet, attraverso dei servizi di chat o mail, i truffatori informatici carpiscono le loro 'vittime' trasformandole in complici e si inventano una storia abbastanza credibile, dicendo di dover recuperare un credito.
I carabinieri hanno denunciato un sanremese di 49 anni, P.M., che aveva tentato di ritirare in banca un bonifico di 5.000 euro, frutto di una frode informatica, appoggiato sul suo conto corrente. Bonifico che a sua volta avrebbe dovuto trasferire in Russia, con un servizio di money transfert trattenendosi una quota per il disturbo. Come funziona. Quello in cui è incappato, P.M., è un sistema di truffa collaudato che viene utilizzato dai professionisti delle frodi informatiche per intascare in modo sicuro il contante che riescono a rubare senza correre mai il rischio in prima persona. Funziona in questa maniera: su internet, attraverso dei servizi di chat o mail, i truffatori informatici carpiscono le loro 'vittime' trasformandole in complici e si inventano una storia abbastanza credibile, dicendo di dover recuperare un credito in Italia e data l’impossibilità da parte del debitore di fare un versamento tracciato all’estero dovrebbero venire fisicamente in Italia per aprire un conto. A questo punto chiedono la cortesia alla loro vittima di far appoggiare un bonifico sul suo conto, bonifico che la persona dovrà ritirare e trasferire ad un certo indirizzo, fuori dall’UE normalmente, con un sistema di money transfert trattenendosi una percentuale per il disturbo. Se la persona ci casca prende parte essa stessa al reato di truffa e permette ai suoi contatti di continuare a delinquere in maniera abbastanza sicura, se la persona comprende immediatamente che cosa sta accadendo e segnala alle forze dell’ordine il tentativo di “avvicinamento” permette di avviare delle indagini tecnologiche atte ad individuare i truffatori informatici. Come fanno a truffare: spesso e volentieri questi truffatori utilizzano il sistema del “phishing” per riuscire ad avere i dati di login e password utili ad avere accesso ai conti correnti e successivamente effettuare dei bonifici ai danni del truffato. A cosa fare attenzione: diffidare sempre di qualunque mail che chieda i propri dati di accesso a qualunque tipologia di sistema bancario, di poste, account di paypal, ebay e quant’altro… soprattutto se vi propongono un link da utilizzare per l’inserimento dei dati. Considerare che nessun operatore serio chiederà i dati di login e password al proprio cliente! Se siete vittime di queste mail segnalarle immediatamente alle forze dell’ordine che vi indicheranno che cosa fare.

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