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sabato 14 novembre 2009

La botnet vista da dentro



Ricercatori statunitensi hanno sviluppato un metodo di analisi automatizzata delle comunicazioni cifrate sulle botnet. Aprendo le porte a una lotta più efficace e diffusa al fenomeno: gli zombie si combattono tutti assieme.



Secondo i ricercatori della University of California di Berkeley e della Carnegie Mellon University, autori di un nuovo studio sulle botnet, viste dal di dentro le reti malevole di PC zombie hanno una caratteristica prominente in comune: i sistemi "catturati" nella rete hanno bisogno di ricevere ordini e inviare risposte appropriate al tipo di comando impartito loro, fatto che gli studiosi hanno sfruttato per sviluppare un tool di analisi automatica delle comunicazioni cifrate tra centri di "comando&controllo" e bot."Il protocollo di comunicazione di una botnet è alla base della botnet" spiega il primo autore dello studio Juan Caballero, perché "è in questo modo che un malintenzionato invia comandi al network". Le attuali metodologie di analisi delle comunicazioni tra server e bot prevedono lo scandaglio manuale delle operazioni di basso livello del codice malevolo lato client, mentre i tentativi sin qui compiuti di indagine automatizzata si sono focalizzati solo sui comandi specifici inviati e ricevuti dai PC.Il lavoro di Caballero e colleghi è invece andato alla radice delle botnet, prendendo in esame il movimento di dati nei registri di memoria attraverso una pratica che i ricercatori definiscono "buffer deconstruction", e deducendo la struttura delle comunicazioni della rete e la funzione dei vari componenti di ogni singolo comando.

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