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mercoledì 2 settembre 2009

Spam: la crisi economica non tocca l’attività dei criminali informatici. Russia e Usa i maggiori responsabili dell’invio di mail spazzatura


Kaspersky Lab, attiva nello sviluppo di sistemi di sicurezza informatica, presenta la sua relazione sullo spam via e-mail nel segmento russo nel primo semestre del 2009. Gli analisti hanno identificato le tendenze seguite da invii di spam di fronte alla crisi economica globale.

Il rapporto “Lo spam nel primo semestre 2009” propone uno studio sulle caratteristiche principali dei messaggi spam i lingua russa, compreso il numero delle fonti, il numero di link “maligni” e gli allegati, l’invio di messaggi indesiderati per argomento e la percentuale di spam grafico. Come spiega la nota, nonostante i problemi economici e l’interesse crescente delle attività del crimine informatico, la quantità di spam non è cambiata significativamente. La percentuale di messaggi di phishing è diminuita costantemente negli ultimi sei mesi. Russia e Stati Uniti sono rimasti leader in termini di quantità di spam inviato, ma le fonti principali di invii si stanno gradualmente spostando verso altri paesi. La percentuale di messaggi inviati dagli spammer che pubblicizzano i loro servizi è aumentata a livelli record. La crisi non ha influenzato neanche la quantità di offerte provenienti da altri tipi di strutture criminali. Allo stesso tempo, la percentuale di messaggi indesiderati, servizi pubblicitari e prodotti offerti dalla economia reale, sono diminuiti in modo significativo. Gli analisti di kaspersky Lab hanno sottolineato che “La diffusione di spam di quest’ultimo semestre da parte delle piccole e medie imprese indica chiaramente lo stato in cui queste ultime si trovano durante la crisi”.

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