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mercoledì 2 settembre 2009

Sesso per l'iPod a scuola Internet sotto chiave



«Stiamo lavorando per creare le condizioni affinché l’uso di internet e di altri dispositivi tecnologici sia più controllato e contro un generale decadimento dei valori». Così l’assessore alla Salute Landi di Chiavenna ieri sulla microprostituzione a scuola fra minorenni, anche di soli 13 anni, con scambio di foto e video con scene di sesso fra giovanissimi e liste di baby prostitute con “tariffario”: ricariche, vestiti, lettori mp3 in cambio di sesso. «Ma lottiamo anche contro l’aumento di malattie a trasmissione sessuale, come mononucleosi ed epatite B». Secondo Landi i casi segnalati sarebbero solo la punta di un iceberg di un fenomeno, il “sexting”, neologismo nato dalla fusione di sex e texting (mandare sms), ben più allarmante all’estero. Peccato che solo pochi mesi fa l’Asl abbia bloccato, con una circolare datata 18 giugno, le lezioni che da 30 anni gli operatori tenevano fra i banchi delle medie, sostituendosi in cattedra ai prof. L’Asl milanese ha cancellato le lezioni informando che gli operatori dovevano dare informazioni solo a docenti e genitori, e a quest’ultimi spetta il compito di educare alla sessualità gli under 18, a casa. La decisione aveva sollevato le proteste di istituti e insegnanti.

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