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mercoledì 23 settembre 2009

Facebook scricchiola


300 milioni di utenti e 5 miliardi di pagine viste ogni singolo giorno iniziano a pesare eccessivamente sui server di Facebook: il social network sperimenta problemi ormai da settimane ed il team ha ammesso di essere al lavoro per risolvere le instabilità.
Facebook, il numero uno dei social network al mondo, inizia ad accusare qualche difetto di resistenza. A pochi giorni dall'annuncio del superamento dei 300 milioni di utenti attivi, infatti, il team è costretto ad ammettere l'esistenza di non meglio precisati problemi tale da rendere problematica l'esperienza d'uso del servizio. Chi utilizza Facebook sa di cosa si sta parlando: messaggi di status che scompaiono, bacheche che propongono messaggi vecchi dimenticando gli ultimi update, problemi di login, errori nell'uso dell'interfaccia, errori di esecuzione del codice e così via. Il tutto si ripete ormai da settimane, fomentando peraltro il passaparola circa la condivisione dell'esperienza comune in particolari ore della giornata (presumibilmente quelle in cui il sovraccarico si fa eccessivo). Nessun dettaglio sui problemi incrociati, al momento, ma una conferma proveniente direttamente sul forum di assistenza: «Alcuni utenti stanno incontrando problemi su molte funzioni del sito. Queste includono contenuti che scompaiono, problemi di login o di visualizzazione dei profili, messaggi di errore in fase di caricamento di contenuti. Stiamo lavorando per risolvere questi problemi il prima possibile». In alcuni casi, rivela MSNBC, si è arrivati a sporadiche presunte sospensioni degli account dettate esclusivamente dai problemi tecnici, ma tali comunque da generare confusione nell'utenza colpita (problema sperimentato a livello internazionale).
5 miliardi di pagine viste ogni singolo giorno, 300 milioni di utenti attivi ed una fenomenologia quasi senza precedenti per la Rete: il sito, nel momento in cui per la prima volta annuncia di essere passato a cash flow positivo, deve però fare i conti con una struttura che improvvisamente si è fatta troppo fragile per supportare l'immane carico di lavoro imposto dalla crescente community raccolta. Per il gruppo è ora strategico evitare nuovi problemi, poiché l'esperienza degli utenti è la chiave del funzionamento del sito. Nessun dato statistico quantifica i problemi di queste ore, la cui dimensione rimane pertanto segregata nella documentazione di analisi del team Zuckerberg. Interessante, a margine, l'ultimo post immesso sul blog del gruppo. In occasione del ritorno a scuola degli studenti, dopo un'estate passata a scambiare contatti per accrescere la community, il responsabile Jesse Dwyer propone alcuni consigli ai professori, così che possano creare una rete con i propri studenti senza tuttavia dover condividere con questi ultimi tutti i propri contenuti. Abilitando i giusti vincoli, Facebook potrebbe trovare nel mondo dell'istruzione una interessante nuova forma di applicazione, con la piattaforma utile a condividere informazioni e ad estendere la dimensione scolastica anche oltre il suono della campanella.

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