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mercoledì 26 agosto 2009

Scuola, fallita la rivoluzione digitale. L’E-book non convince, nel frattempo il cartaceo aumenta

BOLOGNA, 25 AGO. – Da quest’anno, doveva partire la “transizione” verso il digitale. Ma l’iniziativa non ha fatto proseliti e la preferenza, anche questa volta, rimane per il cartaceo. Non ha riscosso grande successo l’e-book, nelle scuole bolognesi. La novità introdotta dal ministro Mariastella Gelmini è stata accolta piuttosto freddamente dagli istituti. Nonostante i servizi on-line siano ormai tanti, quello dell’e-book per ora resta in cantiere. I testi digitali adottati quest’anno sotto le Due Torri sono una percentuale bassissima, che in alcune scuole non ha raggiunto nemmeno il 2%. Questo perché in tanti preferiscono attendere la riforma delle superiori che ci sarà 2010. Dal 2012, negli istituti scolastici, il digitale sarà la regola, anche se questo lascia ancora alcune perplessità. Poiché, se per le scuole bolognesi non ci saranno grossi problemi nell’adottare questo tipo di libri -visto che molte usufruiscono già di vari servizi on-line tra i banchi -, c’è chi ha sollevato dubbi per quanto riguarda gli istituti dei piccoli paesi e le famiglie che ancora non possiedono un computer. Per alcuni sarà un passaggio tutt’altro che facile. Ma la circolare pubblicata a febbraio, sulle adozioni dei testi parla chiaro: entro il 2011/12 bisognerà scegliere solo libri «utilizzabili nelle versioni on-line scaricabili da Internet o in versione mista». Una novità che, per ora, fatica ad ingranare. Ma potrebbe prendere piede dopo che il Codacons, secondo le prime stime, ha calcolato che, tra corredo e libri, le famiglie italiane spenderanno in media il 5% in più rispetto al 2008. C’è da dire che in questo 2009, l’aumento dei testi è stato più misurato rispetto agli anni scorsi, grazie all’indagine dell’Antitrust e all’intervento del Governo, ma comunque sempre in crescita. Salvo vocabolari e dizionari che registrano aumenti anche del 10%. Dopo il blocco delle edizioni deciso del ministero dell’Istruzione il Codacons, per risparmiare sui libri, ha chiesto la collaborazione delle scuole, lanciando l’iniziativa del mercato dell’usato. Un libro già utilizzato si potrà vendere abbattendo fino al 50% il prezzo di copertina. Sarà necessario il coinvolgimento delle scuole, poiché dovranno essere proprio loro a gestire lo scambio tra gli studenti, creando appostiti punti dove mettere a disposizione i materiali.

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