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venerdì 8 maggio 2009

Cancellato da Facebook senza motivo e avviso: Zambardino di Repubblica.it fa denuncia a Polizia

Vittorio Zambardino è un giornalista. Esperto di nuove tecnologie e di Internet. Ne scrive con cognizione di causa, perché vive il web in prima persona e non per sentito dire.
A Vittorio Zambardino Facebook ha cancellato l’account: «La tua password è stata disabilitata». Motivo? Facebook non lo spiega. Non è il primo utente del social network ad essere sbattuto fuori senza spiegazioni.Zambardino ha scritto una email al team di Facebook, ricevendo una risposta in automatico, che lo invitava a leggere i termini d’uso del servizio. Il giornalista li conosce bene, ma è tornato a leggerli. «Ho la conferma di ciò che già so: non ho violato nessuna delle regole», scrive sul suo blog, nel quale annuncia la decisione di denunciare Facebook al presidente dell’Autorità Garante dei dati personali, Francesco Pizzetti, e forse anche all’Agcom. Il giornalista ricorda di aver criticato Facebook proprio in materia di privacy e trasparenza. Di aver scritto un paio di battute sul proprio account, una rivolta al Papa. Forse è colpa dei bot, i programmi che lavorano in automatico e controllano l’attività degli utenti, che possono sbagliare, come nel caso di Nino Randisi, giornalista siciliano che si occupa di mafia, di cui Zambardino aveva scritto. Zambardino non nega il diritto del social network di disattivare gli account che vuole. Il punto, però, è che Facebook non risponde, non fornisce spiegazioni e non dà possibilità agli utenti di difendersi.

Aggiornamento (05/05/2009)
Al caso Zambardino hanno prestato attenzione i gestori di Facebook, con il risultato di riammetterlo nel social network. Questo però è avvenuto senza fornire alcuna spiegazione né sulle ragioni del cancellamento dell'account, né su quelle relative alla sua riattivazione. Per questa negligenza informativa Zambardino ha ritenuto di non ritirare la denuncia ai danni del portale.


Fonte: http://www.webmasterpoint.org/ - Autore: Andrea Galassi

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