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giovedì 16 aprile 2009

Internet e regole

I recenti atti di sciacallaggio nel web accaduti in occasione del terremoto dell’Abruzzo, con raccolte di fondi per fini personali camuffate da beneficenza per gli sfollati e gli inutili e pericolosi falsi allarmi lanciati per magari andare a rubare nelle case vuote, impongono un’analisi sull’uso della rete puntando a regole chiare come opportunamente chiesto da più parti, non ultima la deputata Gabriella Carlucci, ingiustamente aspramente criticata da alcuni parti, alla quale dovrebbe andare, invece, un sincero grazie per aver sollevato un problema indilazionabile. L’eccessiva democrazia di internet per assurdo porta all’anarchia. Servono regole, occorre prevenire i reati difficilmente, poi, punibili. Non è possibile che in rete si possano commettere reati quali la diffamazione, la calunnia, la denigrazione. Su internet devono valere le stesse regole della carta stampata. Oggi, invece, ciò che non è pubblicato su un giornale, perché magari denigra e offende, trova spazio on line.Per non parlare della necessità di bloccare pedofilia e pornografia con partecipazione di minorenni, suggerimenti e inviti al suicidio, istigazione all'uso di stupefacenti o dopanti, gioco d'azzardo, satanismo con sacrifici cruenti di animali o persone, materiale nocivo ai minorenni, pornografia esplicita, satanismo, violenza, istigazione all'odio e/o ad atti violenti, razzismo, turpiloquio.Nessuno pensa a censure o a “modelli cinesi”, anzi, ed è puerile invocare la libertà di espressione quando questa non si accompagna al rispetto di se stesso e degli altri. Dobbiamo pensare a rendere impossibile l’anonimato in rete. Chiunque per qualunque scritto deve essere chiaramente riconoscibile. L’identità di chi naviga dev’essere chiara al fine di prevenire i reati sul web.
Fonte: Daniele Damele

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